Pubblicità negativa, arriva la diffida: “Non chiamatelo più Ghetto di Rignano o vi denunciamo”
Avvertimento del Comune foggiano ai giornalisti
Dici Rignano, pensi al “ghetto”. Al Comune del piccolo paese foggiano, però, sono stanchi di questa “abbinata” e da Palazzo di Città hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno che diffida i giornalisti a usare l’espressione “ghetto di Rignano”.
IMMAGINE DANNEGGIATA. La delibera del Consiglio fa una premessa: “Rignano è un paese accogliente con perfetta integrazione tra cittadini extracomunitari e rignanesi”, quindi in netta contrapposizione alla baraccopoli dove “gli extracomunitari vivono come bestie e al limite della schiavitù”. Ed è proprio perché “da diversi anni l’immagine del paese è danneggiata e offesa da continui articoli giornalistici e servizi televisivi sul Ghetto” che il Comune di Rignano ha messo nero su bianco una precisazione non solo toponomastica: “La zona dove è ubicato il triste e famoso Ghetto è in agro di San Severo, contrada Torretta – Antonacci”, quindi – spiegano da tempo dall’amministrazione – il Comune non ha alcuna competenza in merito.
ADIRE LE VIE LEGALI. Stop all’identificazione del Ghetto con Rignano, dunque, altrimenti il Comune passerà alle vie di fatto. Nella delibera il Comune chiede che vengano “rettificate le citazioni illegittime utilizzate dai mass-media nazionali per riparare i danni di immagine che l’intera comunità ha subito e subisce ancora” e, qualora questo non avvenga, “come parte lesa, si riserva di adire le vie legali per i danni subiti”.
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