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LE CAUSE. A renderlo noto, in un comunicato ufficiale, è la società che si dice “sgomenta” per la notizia. Il patron Franco Sannella non potrà accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive fino al 28 ottobre 2017. Il provvedimento trae origine da una discussione avvenuta prima della gara con il Cosenza in quanto a “un cospicuo numero di persone, fra i quali dirigenti e familiari dei medesimi, accreditati dalla società del Cosenza – veniva inibito l'accesso allo stadio. Il divieto era stato “stigmatizzato” da Sannella “in considerazione della distanza, non proprio trascurabile, tra Foggia e Cosenza, che aveva indotto i molti accreditati ad una partenza alle luci dell’alba, per assistere alla gara”.
LA PROTESTA. Il Foggia calcio riferisce inoltre che alcuni dei rappresentanti della società furono 'accompagnati' in questura e costretti ad attendere lì il termine della gara. “Ci aspettavamo delle scuse e invece è arrivato il Daspo” - comunicano dalla società - “La cosa ci rammarica, ci ferisce profondamente e ci offende. Naturalmente non possiamo che ribadire con forza che, a tutela della reputazione e del buon nome di Franco Sannella, avverso un provvedimento che riteniamo fortemente ingiusto - nella forma e nella sostanza - adiremo tutti i rimedi possibili nelle competenti sedi e nel rispetto di quella legalità, che ha sempre caratterizzato l’operato della Foggia Calcio. Resta forte la sensazione che - questa volta - sia stato daspato anche il buon senso!".
Foggia calcio, un anno di Daspo per Franco Sannella
La Questura di Cosenza, in data 28 ottobre, ha emesso un provvedimento di Daspo per un anno nei confronti del socio del Foggia calcio, Franco Sannella, in riferimento a episodi avvenuti lo scorso 24 aprile prima della gara Cosenza-Foggia.
LE CAUSE. A renderlo noto, in un comunicato ufficiale, è la società che si dice “sgomenta” per la notizia. Il patron Franco Sannella non potrà accedere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive fino al 28 ottobre 2017. Il provvedimento trae origine da una discussione avvenuta prima della gara con il Cosenza in quanto a “un cospicuo numero di persone, fra i quali dirigenti e familiari dei medesimi, accreditati dalla società del Cosenza – veniva inibito l'accesso allo stadio. Il divieto era stato “stigmatizzato” da Sannella “in considerazione della distanza, non proprio trascurabile, tra Foggia e Cosenza, che aveva indotto i molti accreditati ad una partenza alle luci dell’alba, per assistere alla gara”.
LA PROTESTA. Il Foggia calcio riferisce inoltre che alcuni dei rappresentanti della società furono 'accompagnati' in questura e costretti ad attendere lì il termine della gara. “Ci aspettavamo delle scuse e invece è arrivato il Daspo” - comunicano dalla società - “La cosa ci rammarica, ci ferisce profondamente e ci offende. Naturalmente non possiamo che ribadire con forza che, a tutela della reputazione e del buon nome di Franco Sannella, avverso un provvedimento che riteniamo fortemente ingiusto - nella forma e nella sostanza - adiremo tutti i rimedi possibili nelle competenti sedi e nel rispetto di quella legalità, che ha sempre caratterizzato l’operato della Foggia Calcio. Resta forte la sensazione che - questa volta - sia stato daspato anche il buon senso!".
di Redazione
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