Perché sei
andato a vederlo?
Sono appassionato di tennis ed ho sempre sentito filosofeggiare sulla finale del 1980 tra Borg e McEnroe. Sapendo poco, però, su tutto quello che c’era stato prima e sui motivi della “dicotomia” sportiva tra i due protagonisti
Con chi sei andato?
Con un amico
Dove?
A 'La città del cinema' di Foggia
Che tipo di pubblico c’era?
Cinquantenni che, immagino, hanno rivissuto attraverso le scene del film atmosfere che abbracciavano la fine degli anni 70 e il contemporaneo inizio degli 80. Ma anche giovani, curiosi come me, di conoscere meglio la storia raccontata.
La cosa migliore del film?
Il racconto dell’evoluzione psico-sportiva di Borg. Partire dalla sua infanzia per capire la genesi del suo carattere apparentemente glaciale.
La cosa peggiore del film?
Poche immagini d’epoca nel racconto dell’atto agonistico, della partita decisiva che comunque, scorre via piuttosto lenta. Pur caratterizzando la fine del film
Tre motivi per cui vederlo:
E’ una bella storia a prescindere dalla passione per quello sport. E’ un tuffo fedele, così mi è sembrato, nel contesto di quegli anni. Se ne esce arricchiti culturalmente. E anche in questo caso, lo sport, c’entra relativamente.
A chi lo consiglieresti?
A tutti gli appassionati di sport in genere. Anche e soprattutto a chi ha la monocultura calcistica ed è poco avvezzo ad interessarsi ad altre discipline.
A chi lo sconsiglieresti?
Agli amanti degli effetti speciali. A chi non crede che lo sport sia un fenomeno sociale.
La durata è giusta?
Assolutamente si, a parte il piccolo rallentamento nel segmento finale del film
Voto 8
Giudizio:
Coinvolgente e “arricchente”. Quasi come un romanzo storico
Qual è il prossimo film che pensi di andare a vedere?
The place