Foggia, è scontro tra Vescovo e Confraternite: "Nessuno è
autorizzato a raccogliere soldi per le processioni"
La sua assenza, in occasione della processione del Venerdì Santo, aveva ovviamente provocato polemiche. E le indiscrezioni dei giorni scorsi, vengono ora certificate. Il vescovo dell’arcidiocesi di Foggia – Bovino, monsignor Vincenzo Pelvi, è in aperto contrasto con le Confraternite locali.
I FONDI. A formalizzare lo scontro è una nota che l’Ufficio per le comunicazioni sociali ha diramato questa mattina: In riferimento ai festeggiamenti della Madonna dei Sette Veli del 15 agosto – si legge -, a questa Curia preme comunicare che nessun Comitato è stato costituito e riconosciuto dall’Autorità ecclesiastica, né è stato consentito alcun intervento di natura economica attraverso soggetti e associazioni. E riguardo le celebrazioni sia liturgiche (processione, nel corso della quale la normativa canonica non consente alcuna raccolta di danaro) sia sacramentali (liturgie nella Basilica Cattedrale) provvede direttamente e gratuitamente la Diocesi.
IL PRECEDENTE. Un modo per ‘chiudere’ alle Confraternite che, com’è noto, sono associazioni pubbliche di fedeli della Chiesa cattolica che hanno come scopo “l'incremento del culto pubblico, l'esercizio di opere di carità, di penitenza, di catechesi non disgiunta dalla cultura”. Lo scontro è precedente alla Processione del 30 marzo scorso, giorno del Venerdì Santo, quando numerosi fedeli si radunano in attesa del tradizionale 'Incontro': il vescovo aveva chiesto espressamente alle Confraternite di non raccogliere soldi durante la processione e in caso contrario avrebbe deciso di non partecipare. Non avendo ricevuto rassicurazioni dalle Confraternite, monsignor Pelvi ha preferito disertare la solennità patronale e partecipare alla chiesa di Santo Spirito a una via Crucis con le famiglie che hanno perso figli.
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