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Gazebo, dehors, tavolini: il Comune di Foggia regolamenta l'occupazione di suolo pubblico dei locali

Disciplinare l’occupazione di spazi e aree pubbliche, con riferimento ai locali di pubblico esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande. E’ l’obiettivo della delibera adottata dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore con delega alle Attività Economiche, Claudio Amorese. Il provvedimento sarà adesso portata all’attenzione del Consiglio comunale, organismo istituzionale competente in materia, per l’analisi e l’eventuale approvazione del regolamento. 

LE INDICAZIONI. La bozza di regolamento predisposta – evidenziano da Palazzo di Città - recepisce tutte le indicazioni contenute nel Codice del Commercio ed è stata condivisa con Confesercenti, Confartigianato, Confcommercio, Adiconsum ed Unione Nazionale Consumatori, che hanno espresso parere favorevole rispetto ai suoi contenuti. Si è lavorato inoltre in stretta sinergia con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, recependo le sue indicazioni. 

IL PIANO STRATEGICO. «Il regolamento che la Giunta ha approvato come proposta per il Consiglio comunale si configura come un provvedimento che si inserisce precisamente nell’azione di attuazione del Piano strategico del Commercio, cornice generale e fondamentale – specifica l’assessore Amorese –. È con ogni evidenza un percorso che fa di Foggia una città all’avanguardia e che colma un clamoroso ed intollerabile ritardo, dal momento che la nostra città mai prima d’ora si era dotata di una cornice regolamentare di questa natura». 

GLI AMBITI URBANI. La bozza di regolamento prevede la suddivisione della città in “ambiti urbani”, in relazione ai quali sono definite le caratteristiche dei “dehors” (termine che indica gli elementi dei quali sono ammesse la collocazione e l’installazione per i locali di pubblico esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande;) quali: Centro storico - Zona A1 di PRG; Centro Città - Aree pedonali e Quartieri Settecenteschi; Città consolidata. Il regolamento definisce poi quali siano le tipologie di strutture coerenti con l’impianto regolamentare. 

IL DECORO. «In particolare, nelle zone sottoposte a tutela dei beni culturali – specifica l’assessore con delega alle Attività Economiche – l’obiettivo è quello di garantire un decoro, anche dal punto di vista estetico, compatibile con l’arredo urbano e rispettoso del valore dei luoghi» Dopo il pronunciamento del Consiglio comunale, spetterà alla Giunta individuare specifiche forme di incentivazione da riconoscersi agli esercenti che intenderanno procedere all’acquisto di strutture conformi alle previsioni del regolamento.

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di Redazione 


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