Tragedia a Roma, muore giovane foggiano: cade con la sua moto e si scontra con un'auto
La vittima è Simone Nazzaro
Un incidente tragico, sul lungotevere de’ Cenci a Roma. Ieri mattina, a perdere la vita è stato Simone Nazzaro, 26enne foggiano. Era a bordo della sua moto quando è caduto, finendo contro una Bmw. Ancora da accertare le cause: l’impatto è stato letale e a nulla è valso il trasporto immediato all'ospedale Fatebenefratelli, dove Simone Nazzaro è morto qualche ora più tardi. Sulla vicenda indaga la polizia, per ricostruire l’esatta dinamica.
IL RICORDO ROSSONERO. Per il 26enne foggiano, tifoso della squadra di calcio della sua città, è arrivato anche il ricordo della società rossonera. Ecco il messaggio che il Foggia calcio ha postato sul proprio profilo Facebook ufficiale: “Il Foggia era la sua passione, Iemmello il suo idolo. Simone Nazzaro se n'è andato nel giorno del ritorno del Re. Un incidente a Roma se l'è portato via. Alla sua famiglia va il pensiero di tutto il Foggia Calcio. Assenti sempre presenti”.
IMPORTANTE?? (Copio e incollo): «Il giorno 21 agosto 2015, alle ore 8.30 circa, si è verificato un incidente su Via Dei Cenci n.2 Roma, zona Lungo Tevere Cenci, in cui è stato coinvolto un ragazzo di 25 anni con una moto "Honda Deauville 650" rosso bordeaux e un'auto BMW 530 nera. Non sappiamo cosa sia realmente successo, Simone non c'è più e non può dirci come sia andata veramente. Stiamo cercando veri testimoni che abbiano realmente assistito alla dinamica dell'incidente. CONTATTARE I NUMERI : 338-6329279 / 338-7002105. Rimettiamo alla vostra coscienza, di chi ha visto e sa. Vi prego aiutateci. Simone vuole giustizia.»
Regolamento
Come partecipare alla discussione
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.