Guerra di mafia a Vieste, agguato con pistola e fucile: ucciso 45enne cugino del boss
È stato ucciso, mentre si trovava in campagna in località Palude Mezzane a 6 km. da Vieste, Gianbattista Notarangelo, 45enne cugino di Angelo, detto Cintaridd, considerato il boss della cittadina garganica quando fu assassinato nel gennaio del 2015.
GLI SPARI. La vittima è stata raggiunta da almeno sei colpi di arma da fuoco. L'agguato è avvenuto nel pomeriggio e ad agire sono state almeno due persone che hanno sparato con armi differenti. Sul luogo dell'omicidio, infatti, sono stati rinvenuti tra i 15 e i 20 bossoli di pistola e fucile. A scoprire il cadavere un agricoltore che ha immediatamente allertato la polizia.
LE INDAGINI. Gli agenti del commissariato di Manfredonia, giunti sul posto, hanno immediatamente avviato le indagini da indirizzare nel mondo mafioso. Gianbattista Notarangelo era stato condannato, infatti, nello scorso luglio a sette anni e sei mesi di reclusione in appello nell'ambito del processo Medioevo, sentenza che ha riconosciuto l'utilizzo del metodo mafioso da parte della malavita organizzata garganica. Solo due settimane fa, sempre nella cittadina garganica, scampò ad un agguato Marco Raduano, legato al clan Notarangelo.
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