Stampa questa pagina

Mattinata, tolto stabilimento balneare ad un imprenditore del luogo: sospetto di infiltrazioni mafiose

A marzo scorso, il Consiglio comunale era stato sciolto

Dopo lo scioglimento del Comune di Mattinata dello scorso 19 marzo, per sospetto di infiltrazioni mafiose, arrivano le prime ricadute concrete sul territorio: revocata la concessione demaniale marittima per uno stabilimento balneare della località garganica. Il provvedimento segue l’interdittiva Antimafia emessa dalla Prefettura di Foggia.

LA SPIAGGIA. Poche ore fa, infatti, un nucleo composto da agenti dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza di Foggia, ha notificato a Felice Silvestri, imprenditore mattinatese, il provvedimento di revoca delle concessioni demaniali marittime nel tempo ottenute dal Comune di Mattinata per la gestione di uno stabilimento balneare, manufatti ed aree relative, nella baia di Mattinata, in località Agnuli, dell'estensione di 600 metri quadrati, oltre che di un tratto di spiaggia di 820 metri quadrati destinato alla posa di ombrelloni e sdraio, e di un casotto in muratura, in località Casette dei Pescatori, per deposito merci. Tutte aree di pertinenza del demanio marittimo.

IL PARCHEGGIO “TEATRO DI SANGUE”. In particolare, fanno sapere le forze intervenute, la Revoca della concessione a Felice Silvestri è frutto della penetrante attività di controllo posta in essere dall'Arma dei Carabinieri, dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza che sempre di più presidiano il territorio per renderlo sicuro. Già il 4 agosto scorso, pertanto, per le medesime ragioni, a Silvestri era stata revocata la concessione provvisoria dell’area destinata a parcheggio in località Agnuli. Si tratta dello stesso parcheggio teatro di un efferatissimo fatto di sangue avvenuto nell’agosto del 2007 quando, sicari rimasti al momento ignoti, avevano esploso numerosi colpi di fucile caricato a pallettoni contro una roulotte che fungeva da ufficio, uccidendo il fratello, appena sedicenne, dell’imprenditore mattinatese, e ferendo il padre Leonardo ed un cugino, che vi dormivano all'interno.

LO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. Il Consiglio Comunale di Mattinata, va ricordato, è stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 19 marzo a seguito della relazione che il Prefetto di Foggia ha redatto, evidenziando il sospetto di infiltrazioni mafiose. “L'azione in atto – si puntualizza nella nota – rappresenta la logica, ma anche innovativa conseguenza del quadro info-investigativo emerso, per far si che lo scioglimento del consiglio comunale di Mattinata non si esaurisse nella mera sostituzione degli organi di governo elettivi con una Commissione straordinaria di nomina governativa”. A ciò, pertanto, è seguita un'azione sinergica di sistema intesa a dare corpo a un risanamento non solo della macchina amministrativa, ma anche di quelle situazioni che rappresentavano la chiara manifestazione di un controllo da parte di soggetti ritenuti contigui a realtà criminali di tipo mafioso.

RIGORE, DETERMINAZIONE E UNICITA’ DI INTENTI. La Revoca delle concessioni è stata notificata da parte di rappresentanti delle tre Forze di polizia che, assieme alla Prefettura di Foggia, alla Procura della Repubblica di Foggia ed alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, stanno alacremente lavorando da mesi in Capitanata per affermare la legalità in tutti i suoi aspetti. “Essa ha un significato che va ben oltre l’ennesimo atto di contrasto alla mafia odierno – si legge nel comunicato ufficiale delle forze di polizia – mostrando il rigore, la determinazione e l’unicità d’intenti con cui lo Stato, nel suo complesso, sta impegnando i suoi sforzi nella provincia di Foggia”.

contenuto sponsorizzato

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload