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Mobilità, ci sono i soldi del Ministero e la Fast Confsal scuote l'Ataf: "Rinnovi il parco mezzi"

Come tutte le aziende di trasporto pubblico locale, anche l’Ataf avrà la possibilità di rinnovare il parco mezzi. Sono, infatti, in arrivo imponenti finanziamenti grazie al Piano Strategico nazionale della mobilità sostenibile messo a punto dal Ministero dei Trasporti e previsto dalla legge di stabilità 2017. “Per un’azienda in gravi difficoltà finanziarie, come l’Ataf, il Piano Strategico nazionale della mobilità sostenibile è l’unica strada percorribile per rinnovare un parco mezzi ormai al collasso”, sottolinea il segretario provinciale della Fast Confsal Domenico Santodirocco.

I NUMERI. Attualmente – evidenziano dal sindacato -, l’ATAF ha una flotta di 54 autobus ma solo 35 sono in circolazione. L’età media dei mezzi dell’azienda foggiana di trasporto pubblico è di 14 anni, oltre la media nazionale. Nel rapporto dell’Osservatorio sul trasporto pubblico locale, presentato al Parlamento lo scorso anno, i mezzi di trasporto delle aziende locali italiane, al 31 dicembre 2014, presentavano un’anzianità media pari a 12,88 anni. Il rapporto evidenzia una progressiva diminuzione, nel corso degli anni, delle immatricolazioni di nuovi mezzi (dai 3.758 autobus immatricolati nel 2005 ai 1.208 autobus immatricolati nel 2014).

I BUS. “E’ noto a tutti quanto difficili siano le condizioni in cui versa la maggior parte dei bus dell’Ataf – aggiunge Santodirocco –, costantemente costretti al fermo forzato in officina, dove spesso è impossibile anche intervenire per carenza di pezzi di ricambio. La struttura è costretta, quotidianamente, a sopprimere alcune corse o nel migliore dei casi a variare il percorso. Sarebbe opportuno, dunque, utilizzare questo nuovo ed importantissimo strumento per rinnovare, almeno parzialmente, il parco mezzi”. Il Piano punta a rendere più sostenibile il trasporto pubblico. Infatti, prevede sia la possibilità di riqualificare il parco mezzi attraverso la sostituzione dei bus con veicoli elettrici, oppure con la riconversione attraverso l’inserimento di motori elettrici su bus tradizionali; sia la l’utilizzo di mezzi a metano (GNL e GNC). A sostegno ci sono imponenti risorse finanziarie e il Ministero dello sviluppo economico è pronto a dare il via libera a convenzioni con Invitalia (l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti).

IL CONTROLLO. “C’è di più – conclude Santodirocco “ Il Piano prevede che i mezzi debbano essere dotati di sistemi elettronici per il conteggio dei passeggeri e di sistemi satellitari per il monitoraggio del servizio. Non ci saranno più alibi per l’azienda riluttante ad attuare il controllo a bordo. In ogni caso – conclude Santodirocco – si tratta di un’opportunità imperdibile per l’Ataf, per la città tutta. E per il CDA, un’occasione per dimostrare capacità e competenze”.

di Redazione 


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