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Come si "pubblicizzavano" le attività turistiche della Daunia nel passato/ LA RUBRICA

Nuovo racconto di Salvatore Aiezza

Arriva l’estate e, come sempre più spesso accade, ci accorgiamo che la nostra città e, in particolare la provincia, vengono trascurate nelle attività di promozione turistica delle sue meraviglie; si vive, diciamo la verità, ognuno per proprio conto, quasi mancasse una regia unica. Il Gargano e gli operatori turistici più importanti e capaci si pubblicizzano per conto loro. Idem nel Subappennino. Ma, ci domandiamo: è stato sempre così? Oppure vi è stato un periodo nel quale Foggia e le sue attrazioni turistiche venivano pubblicizzate e gestite diversamente? Ebbene siamo andati a spulciare negli anni trascorsi e da alcuni articoli dell’epoca ( anni 1951, 1952) abbiamo appreso che no, non era come oggi. Leggete di seguito. 

LE ATTIVITA’ TURISTICHE DELLA DAUNIA NEL PASSATO. Il 25 gennaio 1951 il “Foglietto di Foggia”, storica fonte di notizie e articoli che hanno interessato la storia della nostra città, ci dà conto di un bellissimo articolo pubblicato, nientemeno che sulla diffusissima e importante “Agenzia d’Italia” destinata a far conoscere le città d’Italia e alla promozione del turismo in tutto il Paese. Una importante recensione sula nostra città fatta dalla rivista dalla quale apprendiamo, dunque, che la Città era, all’epoca, di “aspetto quasi completamente moderno” grazie all’opera di ricostruzione dei suoi abitanti che con appassionata volontà cercavano di far sparire le ferite della guerra (in pratica dei bombardamenti, che furono l’epilogo più infausto di una guerra che altrimenti non aveva toccato, se non molto marginalmente, la nostra Cittaà, ndr). 

LA 'CAPITALE'. L’Agenzia Italia si dilunga, poi, nella storia della nostra città soffermandosi sulla sua “elevazione” a “Capitale della Capitanata e del Molise”, come proclamata nel 1806 da Giuseppe Bonaparte. Segue poi, un excursus sui monumenti più importanti (tra i quali ovviamente la nostra Cattedrale) e sul Santuario della Madonna dell’Incoronata. Su questo punto l’Agenzia Italia ci racconta un bell’aneddoto che vi riporto. “… Fu qui’ che Re Manfredi, nel 1254, ritirandosi col suo esercito, sorpreso da violenta pioggia, accese un fuoco per asciugarsi e scaldarsi e , dopo cinque anni dallo scampato pericolo, invito’ dodicimila persone a un banchetto che si svolse a lume di candela”. L’articolo della importante agenzia prosegue accennando ad alcuni dei personaggi più importanti di Foggia tra i quali, ovviamente, il Maestro Giordano e Vincenzo Lanza, e alle loro importanti opere, per poi dedicarsi a quello che era il segmento “produttivo” più importante, vale a dire ll deposito dei cereali “più importante della Puglia e grande mercato dei prodotti dell’economia agricola ed allevatrice del centro sud”. 

LA STAZIONE. L’Agenzia si sofferma poi su quelli che erano i “ fiori all’occhiello” della nostra Citta: “…Le sue cartiere, gestite dl poligrafico dello Stato che rappresentano uno dei più solidi ed attrezzati complessi indutriali del mezzogiorno e il nodo ferroviario.. DI PRIMO ORDINE !!!…LA SUA STAZIONE E’ LA PIU’ IMPORTANTE DELLA PUGLIA” (su questo punto stendo un velo pietoso alla luce di ciò che e’ accaduto negli anni successivi…). L’Agenzia Italia si sofferma infine sulle varie possibilità di ospitalità offerte dalla città, non lesinando commenti positivi sulla “ospitalità e comodità dei suoi alberghi e sulla possibilità di visitare la provincia seguendo gli itinerari che dal capoluogo si dipartono per le arie località”. 

LE BELLEZZE. Da un articolo dello stesso quotidiano, del dicembre 1952, apprendiamo che già erano in programma le iniziative per la stagione turistica del 1953. Tra le tante, venivano citati tre milioni (tanti nel 1952) da destinare all’incremento recettizio, la produzione di un cortometraggio sulle bellezze panoramiche della Capitanata, la pubblicità stradale sulle vie più importanti e nei punti di maggior traffico internazionale, quali porti e aeroporti, premi e concorsi letterari, giornalistici e fotografici, il tutto curato dall’Ente Provinciale per il Turismo. Venne inoltre deliberato l’allestimento di un pieghevole, per "richiamare l’attenzione del forestiero sulle ridenti e fascinose contrade della nostra provincia". Insomma, una vera e propria task force impegnata da un anno all’altro in favore della nostra città e provincia. Queste le cronache del tempo, a dimostrazione, ancora una volta, della importanza che Foggia, nelle diverse epoche ha assunto, anche rispetto a tante altre realtà del Centro sud che, in taluni periodi storici le furono sottoposte. 

LE UNIVERSITA'. Non dimentichiamo, in proposito, le facoltà universitarie della quali, prima in Puglia, e seconda nel centro sud, dopo Napoli, venne onorata sul finire del 1800. Nonché dei grandi e importanti Uffici che presidiavano a nostra Città per essere, poi, soppressi e destinati ad altre Città….. Ma questo è un altro discorso. 

L'AUTORE. Salvatore Aiezza

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di Redazione 


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