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Prostituzione, l’ordinanza del Comune di San Severo: fino a 500 euro di multa, “anche per chi contratta”

Il provvedimento del sindaco Francesco Miglio

“Prevenire e contrastare gravi pericoli per comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione sulla pubblica via”. È l’ordinanza appena entrata in vigore a firma del sindaco di San Severo, Francesco Miglio: una “stretta” importante per chi esercita e per i fruitori della stessa.

L’ORDINANZA. Sarà effettiva dal 1° agosto 2018 al 31 luglio 2019 e prevede il divieto, su tutto il territorio del Comune di San Severo, sia urbano che extraurbano, di “porre in essere comportamenti diretti, in modo non equivoco, ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo, ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo, ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione – si legge ancora nell’ordinanza sindacale – si concretizza con lo stazionamento e/o l’appostamento della persona e/o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, e/o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione.

ANCHE CHI “CONTRATTA”. Puniti, inoltre, coloro i quali “contratteranno” prestazioni sessuali a pagamento, o anche chi verrà sorpreso a intrattenersi, anche dichiaratamente solo per chiedere informazioni, con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada. Se l’interessato è a bordo di un veicolo, la violazione si concretizza anche con la semplice fermata, al fine di contattare il soggetto dedito al meretricio. “Consentire la salita sul proprio veicolo di alcuno dei soggetti svolgenti attività di meretricio – specifica il Comune – costituisce conferma palese dell’avvenuta violazione della presente ordinanza”.

FINO A 500 EURO. Oltre alle sanzioni penali e amministrative già previste, in caso di violazione della presente ordinanza si andrà dai 25,00 ai 500,00 euro di ulteriore sanzione. Inoltre, “l’inottemperanza all’ordine impartito di cessare immediatamente il comportamento illecito e di allontanarsi da tutti i luoghi ed aree in cui vigono i divieti indicati nella presente ordinanza, sarà sanzionato ai sensi dell’art.650 del Codice Penale, essendo indubbio che si tratti di “provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragioni di sicurezza pubblica”. Alla Polizia Municipale e alle Forze dell’Ordine, si specifica infine, è demandato il compito di far osservare le disposizioni della presente ordinanza.

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di Redazione 


 COMMENTI
  • Francostars

    01/08/2018 ore 14:40:51

    Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell'Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico. P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).
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