Stampa questa pagina

Carneficina a San Marco in Lamis, quattro morti in un agguato

E' di quattro persone il numero delle vittime dell'agguato compiuto a San Marco in Lamis, sulla SP 272 nei pressi della stazione ferroviaria, da persone non ancora identificate.

L'AGGUATO. Tra le quattro vittime dell'agguato avvenuto a San Marco in Lamis c'è il presunto boss Mario Luciano Romito, di 50 anni, di Manfredonia, ritenuto dagli investigatori uno degli esponenti di spicco dell'omonimo clan che negli ultimi anni si e' contrapposto al clan dei Libergolis nella cosiddetta faida del Gargano. Con lui, a bordo della vettura, c'era il cognato, Matteo De Palma, che gli faceva da autista, anche lui morto all' istante. Obiettivo del commando - secondo gli investigatori - era Romito.


LA DINAMICA. Secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia che indagano sull'episodio, un'automobile con i sicari a bordo avrebbe affiancato il maggiolone a bordo del quale si trovavano Romito e De Palma, aprendo il fuoco con un fucile d'assalto Kalashnikov AK-47 e un fucile da caccia calibro 12, uccidendo sul colpo, con una sventagliata di proiettili, Romito e De Palma per poi inseguire e uccidere le due persone a bordo del Fiorino. Secondo gli inquirenti, che non escludono al momento nessuna ipotesi, potrebbe trattarsi di una vendetta collegata a qualche omicidio avvenuto in precedenza, tra cui il duplice omicidio avvenuto ad Apricena nello scorso giugno. (foto: sanmarcoinlamis.org, sito partner di Foggia Città Aperta)

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload