Rivolta al Cara di Borgo Mezzanone, blitz della Polizia con 300 agenti
Sono state
complessivamente 17 le misure cautelari eseguite dalla Squadra Mobile di Foggia
per i disordini al Cara, il centro di accoglienza richiedenti asilo, di Borgo
Mezzanone, avvenuti lo scorso 27 ottobre. In realtà sono 26 le persone destinatarie dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Foggia ma nove stranieri interessati dal provvedimento in questi mesi hanno lasciato il nostro Paese. A intervenire, stamattina, sono stati trecento agenti, con la collaborazione di contingenti del Reparto Mobile di Bari,
Napoli, Senigallia, Reparti prevenzione crimine Puglia, Basilicata, Abruzzo e Reparto volo Bari (Ecco le immagini, con
riprese e montaggio del personale della Polizia, delle proteste e dell’intervento
di stamattina).
LA VICENDA. Nell’ottobre scorso, la protesta partì a seguito di
numerose notifiche del diniego dello status di rifugiato politico da parte della
Commissione territoriale e i migranti all’interno del Cara – spiegano dalla
Questura -, durante un’azione di rivolta, danneggiarono tre auto in uso
alla Polizia di Stato e parcheggiate
all’interno della struttura e un’ambulanza, prendendo poi di mira il magazzino
di distribuzione del vestiario e saccheggiando le derrate alimentari presso il
magazzino della mensa. Inoltre – è la ricostruzione delle forze dell’ordine – andarono verso gli ingressi del locale ufficio di Polizia e gli uffici
amministrativi, dividendosi e colpendo le rispettive porte d’ingresso con una
fitta sassaiola e con bastoni di ferro. In base alla ricostruzione degli
agenti, i migranti appiccarono alcuni
incendi bruciando copertoni di auto e altro materiale di risulta. Attualmente,
sono circa 1400 gli ospiti del Cara di Borgo Mezzanone.
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