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IL CONTROLLO. I Carabinieri, infatti, entrando all'improvviso nel locale, hanno sorpreso tre giovani del posto in possesso di alcune dosi di stupefacente e, nella presunzione che fossero appena state acquistate da Di Noia, ne è seguita un'immediata perquisizione, conclusasi con il rinvenimento e il sequestro di 300 grammi circa di hashish e cocaina, nascosti nel doppio fondo di un dispenser di snack sul bancone della cassa, di un coltello ancora sporco di resina di hashish, di un bilancino di precisione, diverso materiale per il confezionamento e una cospicua somma in contanti, presumibilmente provento dello spaccio. I tre "consumatori", con precedenti penali, sono stati segnalati all’autorità amministrativa per la violazione dell'art. 75 del DPR 309/90. Il locale rischia ora anche la chiusura.
Usa la sala giochi per spacciare: arrestato gestore del locale
lLa sala giochi come ‘centrale’ dello spaccio. Per questo i Carabinieri di Orta Nova hanno arrestato Tommaso Di Noia, classe ’87. Dopo aver osservato movimenti sospetti presso la sala giochi “Asso di Cuori”, che avevano evidenziato la sua assidua frequentazione da parte di diverse persone con precedenti in materia di stupefacenti, i militari hanno effettuato un mirato controllo, che al termine ha portato all'arresto per spaccio di sostanze stupefacenti del suo gestore.
IL CONTROLLO. I Carabinieri, infatti, entrando all'improvviso nel locale, hanno sorpreso tre giovani del posto in possesso di alcune dosi di stupefacente e, nella presunzione che fossero appena state acquistate da Di Noia, ne è seguita un'immediata perquisizione, conclusasi con il rinvenimento e il sequestro di 300 grammi circa di hashish e cocaina, nascosti nel doppio fondo di un dispenser di snack sul bancone della cassa, di un coltello ancora sporco di resina di hashish, di un bilancino di precisione, diverso materiale per il confezionamento e una cospicua somma in contanti, presumibilmente provento dello spaccio. I tre "consumatori", con precedenti penali, sono stati segnalati all’autorità amministrativa per la violazione dell'art. 75 del DPR 309/90. Il locale rischia ora anche la chiusura.
di Redazione
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