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#Satira Foggia come la foresta amazzonica, difendiamo gli alberi. Ah no, li hanno già abbattuti...
MAI UNA GIOIA. Io già mi vedevo incatenato all'albero insieme agli amici ambientalisti, le zie che portavano le torte, i cantanti che si esibivano gratis per solidarietà, i calciatori del Foggia che organizzavano una partitella tra gli alberi e milioni di like per la foto del ragazzo che fermava la ruspa come a Piazza Tienanmen. E invece no. Ce ne siamo accorti quando gli alberi erano già stati tagliati. A che ti incateni, alle radici? Ma non è solo quello. E' molti di noi ci hanno messo pure una decina di minuti buoni a capire dove si trovata sto piccolo bosco in città. Inzò, niente battaglia. Tra qualche giorno non se ne parlerà più.
GLI ALBERI MALATI. Una cosa però non ho capito. Com'è che in questa città ogni volta che a qualcuno fa comodo tagliare un albero per aprire una strada o liberare spazio si scopre che l'arbusto è malato ed è meglio abbatterlo? Ma soprattutto non è che sta cosa iniziate a farla valere anche per le persone? Le mie ultime analisi del sangue non sono state tanto buone, mica può andare a finire che mia moglie mi fa abbattere?
LA PROTESTA. Scherzi a parte, la protesta comunque c'è stata. E pure una petizione con oltre 600 firme. Magari servirà per la prossima volta. Oppure per far modificare il progetto. Anche perchè di solito in Italia i progetti sono fighissimi e poi quando vengono attuati escono brutti, questo già pare scarsino, non è che quando lo finiscono esce orrendo?
#Satira Foggia come la foresta amazzonica, difendiamo gli alberi. Ah no, li hanno già abbattuti...
Foggia Vocc'Aperta Week News, riassunto semi-serio della settimana
I mondiali sono iniziati ma l'Italia non c'è, Stroppa se n'è andato ma se ne parlo dicono che penso solo al pallone, la spiaggia meglio lasciarla perdere o dicono che penso solo alle donne. (Che poi, vi sembro uno che pensa solo alle donne al pallone? io?) Per fortuna c'è una cosa che ha risvegliato l'animo ambientalista dei foggiani: l'abbattimenti gli alberi di Viale Michelangelo.
CHICO MENDES. La storia l'abbiamo già raccontata sul nostro sito. Ma non è di questo che voglio parlare. E' che quelli della mia generazione sono cresciuti con il mito di Chico Mendes e degli indigeni che difendevano gli alberi della foresta amazzonica e ora, nel 2018, siamo andati vicinissimi ad applicare le loro lotte qui da noi a Foggia.
MAI UNA GIOIA. Io già mi vedevo incatenato all'albero insieme agli amici ambientalisti, le zie che portavano le torte, i cantanti che si esibivano gratis per solidarietà, i calciatori del Foggia che organizzavano una partitella tra gli alberi e milioni di like per la foto del ragazzo che fermava la ruspa come a Piazza Tienanmen. E invece no. Ce ne siamo accorti quando gli alberi erano già stati tagliati. A che ti incateni, alle radici? Ma non è solo quello. E' molti di noi ci hanno messo pure una decina di minuti buoni a capire dove si trovata sto piccolo bosco in città. Inzò, niente battaglia. Tra qualche giorno non se ne parlerà più.
GLI ALBERI MALATI. Una cosa però non ho capito. Com'è che in questa città ogni volta che a qualcuno fa comodo tagliare un albero per aprire una strada o liberare spazio si scopre che l'arbusto è malato ed è meglio abbatterlo? Ma soprattutto non è che sta cosa iniziate a farla valere anche per le persone? Le mie ultime analisi del sangue non sono state tanto buone, mica può andare a finire che mia moglie mi fa abbattere?
LA PROTESTA. Scherzi a parte, la protesta comunque c'è stata. E pure una petizione con oltre 600 firme. Magari servirà per la prossima volta. Oppure per far modificare il progetto. Anche perchè di solito in Italia i progetti sono fighissimi e poi quando vengono attuati escono brutti, questo già pare scarsino, non è che quando lo finiscono esce orrendo?
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di Sandro Simone
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