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#Satira Vogliono spostare il venerdì. Cioè lo mettono a inizio settimana?

Foggia Vocc'Aperta Week News, riassunto semi-serio della settimana

Sta settimana il Foggia non gioca, le elezioni provinciali interessano alle gente meno dell'ennesima edizione di Giordano in Jazz,  e le forze dell'ordine continuano a trovare auto rubate e ad arrestare i caporali che pagano solo 4 euro l'ora... che mi sono fatto i conti e non so se li guagagno 4 euro netti all'ora...

LA NOTIZIA. E pure a livello nazionale le cose non vanno meglio, tutti parlano dello spread e del problemi dei mercati. Che poi pure qua teniamo il problema del mercato. Nel senso che vogliono spostare il venerdì. Non come giorno della settimana, intendo come mercato. Da quello che ho capito ora ci sono molte meno bancarelle, e dato che all'Ipercoop metteranno un distributore di GPL tocca decidere se sistemarle meglio nel posto dove stanno ora o farle tornare in zona stadio.

IL MERCATO. Da ragazzino abitavo vicino lo Zaccheria, per anni mi sono svegliato ogni venerdì mattina alle 6.30 per colpa di un ambulante napoletano che mentre montava la bancarella cantava a squarciagola. E' stato lì che ho iniziato a odiare i napoletani e i neomelodici. Se poi sono neomelodici napoletani peggiangor!

I RESIDENTI. Ora abito un po' più lontano, ma più o meno sempre da quelle parti. La settimana scorsa avevo accennato al caos che si crea nella zona dello stadio ogni due settimane quando gioca il Foggia e chiudono le strade, c'era gente che si lamentava di stare come ai domiciliari, e gente che rischiava di finirci per le mazzate che avrebbe voluto dare a chi gli parcheggiava la macchina fin dentro il portone. Ora figuratevi cosa succederebbe se quelle strade le chiudessere ogni sette giorni. Già me lo vedo il mio amico vignettista Umberto Romaniello che si da fuoco in piazza e diventa lo Jan Palach foggiano. 

LA SCELTA. Ora il problema è in mano ai tecnici, che valuteranno le norme in materia di viabilità, annona e sicurezza, poi nel caso toccherà ai politici. Che faranno i conti. Nel senso che si chiederanno: “che amma fa? i voti che guadagniamo tra ambulanti e clienti sono più o meno di quelli che perdiamo dei residenti?”. E poi decideranno trovando una scusa o qualche cavillo di legge. Inzò, teniamo una cosa di cui parlare che non sono né gli extracomunitari né i vecchi amministratori, vi pare poco?

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di Sandro Simone


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