Stampa questa pagina

Nel carcere di Foggia “Una pena più dolce”: i detenuti si scoprono chef

Un corso per favorire il reinserimento in società

Attestati, giacche da chef e un finale in "dolcezza". Si è concluso “Una pena più dolce”, il corso realizzato nel carcere di Foggia grazie al quale i detenuti hanno acquisito le nozioni di base dell’arte pasticcera.

IL PROGETTO.  Partito il 22 novembre scorso, per volontà della dirigente del CPIA1 Foggia, Antonia Cavallone e del vicario, Luigi Talienti, il progetto ha visto la collaborazione della Direzione della Casa Circondariale, dell’Area Trattamentale, del Corpo di polizia penitenziaria e, per l’aspetto della comunicazione, del CSV Foggia. Il corso ha coinvolto 15 detenuti, i quali, grazie alle nozioni di pasticceria, hanno realizzato alcuni prodotti come torte e crostate. Lo scopo del corso, che in conclusione ha visto la consegna di attestati e grembiuli ad alcuni dei partecipanti, era quello di far acquisire competenze utili per il reinserimento nel mondo del lavoro dopo la fine della pena.

"ABBATTERE LA RECIDIVA". “Siamo qui presenti, con umiltà – hanno scritto i detenuti in una lettera aperta - per ringraziare l’Amministrazione Penitenziaria e, in particolare, Direzione, polizia Penitenziaria e Area educativa del carcere di Foggia, di averci dato la possibilità di frequentare con costanza questo corso. Questa attività dimostra come anche la frequentazione di un corso di formazione possa contribuire a un migliore inserimento nella società esterna e ad abbattere la recidiva del reato “. 

LA PRIMA TORTA. Parole di soddisfazione giungono anche dagli organizzatori del corso: “La prima torta che realizzerete fuori dalla Casa circondariale – ha commentato il docente e tutor Luigi Talienti - dovrà essere per la vostra famiglia, che rappresenta la forza e il coraggio anche in questo periodo di detenzione. Abbiamo trascorso insieme un periodo di formazione positivo e uno degli aspetti più belli è stata la generosità che avete mostrato mettendo, a volte, a disposizione alcuni ingredienti e realizzando dolci speciali nel periodo natalizio anche per i detenuti delle altre sezioni”.

Contenuto sponsorizzato

di 


 COMMENTI
  •  reload