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Vico del Gargano, omicidio Ciuffreda: preso anche il secondo assassino

Determinanti le foto su Facebook postate dal complice

I fatti risalgono allo scorso 28 febbraio, quando i Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano apprendevano dalla figlia che l’anziano Ciuffreda Giuseppe era stato rinvenuto esanime nella sua abitazione, ubicata in via del Municipio a Carpino. Giunti sul posto, i Carabinieri constatavano l’effrazione del vetro destro della porta d’ingresso e rinvenivano, nella camera da letto, l’86enne riverso a terra, con mani e volto ricoperti di sangue ed evidenti segni di percosse. Nonostante l’immediato trasferimento presso l’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, l’anziano decedeva il 10 maggio successivo.

UNA BUSTA CON INDUMENTI INSANGUINATI. Dopo aver identificato il primo assassino, Dan Ionut Dragus, residente a poche decine di metri dalla casa della vittima, nella quale i Carabinieri avevano rinvenuto una grossa busta in plastica contenente dei capi di abbigliamento con evidenti tracce di sangue (ipotesi di reato confermata dai successivi accertamenti tecnici del RIS di Roma), gli investigatori confermavano però che ad agire ci sarebbe stato anche un secondo uomo. Intanto, Dragus veniva colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso 11 giugno.

LE FOTO SUL PROFILO CHE INCASTRANO IL SECONDO UOMO. A identificare definitivamente il complice, alcune foto presenti sul profilo Facebook di Cristi Iulian Alistar. In alcune di queste pertanto, l’uomo, di 22 anni e cittadino della Romania, indossa una felpa, un giubbino smanicato, un paio di jeans ed un paio di scarpe da ginnastica con inconfondibili segni distintivi che vengono riconosciuti tra gli indumenti sequestrati dai militari della Compagnia di Vico del Gargano, poiché presenti nella busta trovata a casa del Dragus. Nella giornata di ieri poi, dopo essere stato rintracciato in Romania, il 22enne, colpito da Mandato di Arresto Europeo, è stato tradotto in Italia ed associato in carcere con l’accusa di omicidio aggravato e rapina aggravata. L’arrestato è stato associato al carcere romano di Rebibbia in attesa del trasferimento a Foggia.

di Redazione 


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