Rifiuti, sequestrata discarica abusiva grande quanto 35 campi di calcio
Sette gli indagati per il reato di truffa aggravata
Era estesa 171mila mq (una superficie superiore a 35 campi di calcio) la discarica abusiva individuata e sequestrata dai militari della Guardia di Finanza di Foggia
unitamente al personale del Corpo Forestale dello Stato. Sette i soggetti denunciati a vario titolo per i reati di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.
LA FRODE. Le indagini hanno consentito di individuare un'articolata frode che ha consentito ad un'associazione temporanea di imprese di incassare erogazioni pubbliche ed evitare di pagare imposte per un totale di quasi 6 milioni di euro. In particolare la Regione Puglia ha liquidato all'associazione 3,7 milioni di euro per l'esecuzione di opere di bonifica di un canale situato in località Lupara di Cerignola che comprendevano il regolare trasporto a discarica e smaltimento dei rifiuti non recuperabili”. Dall'analisi della documentazione, tuttavia, è emerso che la stragrande maggioranza del materiale movimentato è stato smaltito abusivamente, senza costi, ubicati in agro di Zapponeta di proprietà di una società controllata da uno degli indagati adibita, di fatto, a discarica non autorizzata di rifiuti speciali non pericolosi. Un'operazione che ha consentito di introitare indebitamente 2,5 milioni di euro ed evitare il pagamento di 3,2 milioni di euro a titolo di ecotassa.
IL SEQUESTRO. Le prove acquisite nei confronti dei sette indagati hanno consentito al Gip del Tribunale di Foggia di accogliere la richiesta della Procura della Repubblica e disporre il sequestro di beni detenuti degli indagati per un valore pari all'ingiusto profitto ottenuto. Il provvedimento è stato eseguito, nei giorni scorsi, nell'ambito delle attività di contrasto agli illeciti in materia ambientale e alle frodi in danno di enti pubblici.
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