"Mamm' che prezz!!!": se la pubblicità del supermercato è tutto in dialetto
"Azioni e tradizioni" di Pino Donatacci
LE "REGOLE". Invero esiste un modo scientifico che regola la scrittura dei fonemi dialettali ma il suo studio richiede capacità e applicazione in tale quantità da scoraggiare chiunque si voglia divertire ad esternare i propri pensieri e i propri sentimenti in dialetto. Così accade che ognuno s’inventa delle regole a proprio uso e consumo che nel migliore dei casi troviamo apposte in appendice a qualche libello di poesie dialettali. Scrivere un volantino interamente in dialetto potrà portare alcuni vantaggi alla causa della scrittura dialettale condivisa, ad esempio:
- scrivere i termini dialettali non solo per ricordare parole in disuso ma anche per la trascrizione di termini usati correntemente;
- incoraggiare la riflessione ed il confronto su alcuni neologismi dialettali proponendo le loro traduzioni;
- applicare il dialetto ad altri campi del quotidiano poiché finora la scrittura dialettale appartiene solo a poesie e testi teatrali;
- traghettare il dialetto aldilà della ricerca spasmodica del vocabolo desueto, come avviene in parte oggi nella produzione letteraria, ed aprirsi a nuove espressioni dialettali capaci di tradurre cose (in questo caso alimenti) che prima non esistevano.