Quando il silenzio è la migliore cura: lettera a chi è mamma nel cuore

Il blog dell'ostetrica Selenia Accettulli

Oggi parlo alle madri che hanno perso un figlio e a quelle che non l'hanno mai incontrato, nemmeno in grembo. Solo nel cuore.
 
A quelle madri che stanno ancora soffrendo, a quelle che non smetteranno mai di pensarci.
 
Aborto nelle prime settimane.
Beta positive ma... "è stato un errore di laboratorio signora"
Test negativi.
PMA fallite.
 
Ecco. Oggi parlo di questo.
Perché negli ultimi giorni, è successo di nuovo.
 
Le donne mi hanno aperto il cuore, portato nel loro dolore, ed io...non sempre so cosa dire.
A volte, anche io, mi sento INADEGUATA e scrivere, mi aiuta.
 
... A volte, credo sia meglio un abbraccio silenzioso. Uno sguardo. Una carezza.
 
Perdere un figlio (a poche settimane, a metà gravidanza, a termine)... è un lutto.
Non averlo mai avuto, è un lutto.
E come sappiamo tutti, il lutto ha bisogno di essere "metabolizzato".
 
Attraversa diverse fasi ed ha bisogno di "TEMPO". Un tempo che non può essere uguale per tutti.
E non è uguale neanche per la donna e per l'uomo (Madre e padre vivono percorsi che non sempre si incontrano).
 
... Il dolore nel cuore, anche quello, se vogliamo è diverso, nonostante forse, abbia la stessa intensità. Allora, è facile comprendere che quella lista lunga di cose da dire e che a volte, senza volerlo, diciamo spesso: "Capita spesso, ma almeno dai sei rimasta incinta". "Dai meglio adesso che dopo". "Sei giovane sai quanti ne puoi avere". "Se non è destino vorrà dire che te ne farai una ragione. La vita ti darà altro. Non sarà mica la fine del mondo". ... Ecco, quella... risparmiamocela.
 
Se vogliamo stare accanto a quella donna, e a quel padre, proviamo a sentire quello che dicono i loro cuori. A capire di cosa hanno bisogno.
... Perché solitamente, non lo chiederanno con le parole. Ma basterebbe fermarsi un attimo per capire che quella ferita è troppo profonda. Magari quella madre e quel padre, vogliono solo il silenzio.
... magari, solo quell'abbraccio.
 
Allora, Alleniamoci alla SENSIBILITÀ. Un lutto nel cuore, questo, che spesso viene sottovalutato...
Solo perché quel bambino era all'inizio della sua vita. O solo perché il laboratorio ha sbagliato e ti detto che le beta erano positive mentre al controllo successivo, non ce n'era neanche l' ombra. Oppure solo perché anche la fecondazione assistita non ha funzionato. ...
 
Un lutto. Ed è da qui che dovremmo partire.
 
Perché nell'istante in cui scopri di essere incinta, il mondo che hai dentro e che serve per accogliere quel bambino, si apre. Inizia a farsi spazio... Nel cuore. Nella testa. Nel corpo. Nel grembo.
 
Questo accade anche se, quel bambino, non lo aspettavi o non lo cercavi.
ACCADE... Sono fatte così le mamme.
 
E quando quel test non è mai stato positivo e sai che non lo sarà mai forse, quello spazio... devi colmarlo di altro.
Perché c'è. Ci appartiene. Ed è lì per 'DARE LA VITA'.
Anche quando decidiamo che non vogliamo diventare madri. Anche in quella occasione, quello spazio, deve accogliere.
Cosa?.... sarà la vita poi a svelarcelo.
 
Allora oggi voglio abbracciare quelle mamme che ho sentito in questi giorni (loro sanno).
Quelle che vivono questo dolore. Quelle che leggendo, si ritrovano.
Non voglio dare consigli, né aggiungere "andrà tutto bene".
Perché si, tornerà ad andare bene ma adesso, vorrei solo potervi dare un abbraccio e dirvi... SONO QUI.
 
Ps. La sensibilità è un dono. Ma allenarsi è possibile. Proviamoci. Cambia il cuore.
 
Ostetrica Selenia Accettulli


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