Adotta un adulto

La punteggiatura ci salverà (per una sintassi contro le discriminazioni)

Ragazze e ragazzi, directioner, tweet star della terza b, nerd, hipster, sciatti chic, studenti in tuta Legea, che voi siate super fashion o sfigatelli teneri (vi assicuro a 30 anni sarete belli e intelligenti, ogni riferimento è puramente casuale), ascoltate zio: adottate un adulto. Un cugino di vostro padre, una madre, un professore, il vicino di casa, un fan dei Pooh, una persona che insomma pretende di insegnare qualcosa a voi, e fate uno scambio: co-educatevi.

EDUCAZIONE DEGLI ADULTI. Perché sì, il problema sono loro. Quegli adulti che ritengono che le stesse categorie che li hanno formati e spesso ingabbiati possano andare bene anche per voi. È vero che l'educazione alle differenze, all'altro da sé, all'inclusione va rivolta alle bambine e ai bambini dal loro primo giorno di vita, dal loro primo giorno di scuola. Abbiamo, però, generazioni di dirigenti scolastici, maestre e maestri, insegnanti, genitori pronti alla sfida delle meravigliose contaminazioni nell'educazione post-moderna, che si de-costruiscano, comprendano, avvicinino, insegnino la grammatica dell'unicità della storia che ognuno porta con sé? Abbastanza, ma ancora pochi per quello che leggo e, purtroppo, per quello che sento. Per avere un futuro migliore bisogna pretendere un presente migliore in cui l'educazione agli adulti sia tra gli strumenti più validi.‬ E tutti noi siamo responsabili delle future generazioni occupandoci degli adulti di oggi, che a loro volta permettano ai più piccoli di sviluppare un pensiero complesso, articolato, pronto all'altro, per educarci a un mondo in cui ci sia posto per la sfumatura di colore che ognuno porta con sé: contro ogni forma di discriminazione, bullismo, emarginazione.

EDUCARE ALLE DIFFERENZE. Per questo ho accettato di partecipare all'organizzazione di “Educare alle Differenze” un incontro rivolto alla città di Foggia in cui sarò tra i relatori assieme a Tiziana Carella, Francesca Campagna, Carine Bizmana, Emma Francavilla, Don Vito Cecere, Enrico Ciccarelli e Ivan Scalfarotto (vi risparmio i titoli che potete leggere sulla locandina) che si terrà sabato 7 febbraio dalle 9.30 nell'Auditorium Santa Chiara di Foggia, un evento voluto dalle associazioni Unione Professionisti Matrimonialisti, Agedo Foggia “Gabriele Scalfarotto” e Arcigay Foggia “Le Bigotte”, in collaborazione con la fondazione Apulia Felix e patrocinato dall'Ordine degli Psicologi della Regione Puglia e dal Comune di Foggia. Educare alle differenze affinché ognuno si senta liber* di celebrare la propria unicità.


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