La birra nel bicchiere giusto: il “tulip”

Dal blog "Storie di Pinte" di Giuseppe Triggiani

Eccoci giunti ad una nuova tappa del viaggio nelle forme dei bicchieri da birra; oggi è la volta del tulip o tulipano appunto.

COME UN FIORE. Appartenente alla grande famiglia dei calici, il tulip è uno dei bicchieri più diffusi nella somministrazione della birra. La sua forma, nemmeno a dirlo, ricorda molto il fiore da cui poi prende il nome. Base solida, stelo abbastanza massiccio e di media lunghezza. Diametro abbastanza ampio che presenta man mano che si sale una sorta di strozzatura per poi riaprirsi in cima con una svasatura che quasi arriva a riprendere le dimensioni della parte più larga. Più facile a berci che a descriverlo; devo dire.

PER QUALI BIRRE?. Legato indissolubilmente alla tradizione belga, è ideale quindi per birre di grande struttura, pensiamo alle strong ale ad esempio ma anche birre meno alcoliche come le saison. Sfruttato talvolta anche per il servizio delle blanche, personalmente mi è capitato di usarlo (nella mescita casalinga) anche con produzioni sour specialmente di stampo americano.

ESPERIENZA GUSTATIVA. Ma qual è la sua particolarità a livello de gustativo. Innanzitutto la sua forma particolare permette una formazione di schiuma impeccabile, elemento fondamentale in un buon servizio di ales di stampo belga. A livello olfattivo permette lo sviluppo massimo degli aromi della birra; tutto questo lo riscontriamo all’assaggio, con birre sostenute da una buona carbonatazione per una esperienza gustativa ottimale.


 COMMENTI
  •  reload