E' stato mai fatto un identikit dell’estorsore?

dal blog "Le Città Invisibili" di Raffaele De Seneen

C’è chi parla di una mala che si sente aggredita e reagisce, chi di un ricambio e chi di un nuovo inizio: dillo come vuoi, il fatto sta lì.

L'IDENTIKIT. Ma è stato mai fatto un identikit dell’estorsore? Perché l’estorsore non è il ladro d’appartamento, né lo scippatore e neanche il truffatore. Questi ultimi hanno un modus operandi molto più soggetto a reazione e denuncia da parte della vittima che può dar via a indagini e accertamenti. Le vittime di questi tipi di “attenzione” cambiano in continuazione. L’estorsore, pensando al mondo animale, è una sanguisuga seriale, nel senso che “cura” un certo tipo di vittime, se mai sempre le stesse che bande diverse si spartiscono per non entrare in conflitto fra loro, una sorta di patto di non belligeranza. L’estorsione non è plateale, non necessita di destrezza e vegeta, e si alimenta della paura costante della vittima.

ALLE SPALLE DELLA GENTE. Un furto dura un’ora, uno scippo pochi secondi, l’estorsione non ha tempo. Un atto e un modo schifoso di vivere alle spalle della gente, sempre la stessa: commercianti, artigiani, liberi professionisti. Lode alle forze dell’ordine per l’impegno che mettono in campo, lode alla stampa e ai giornalisti che denunciano, lode alla società civile che si mobilita in forme di vicinanza e solidarietà.

LA DIFFICOLTA' DI DENUNCIARE. La cura proposta fin’ora: “denunciare e fare rete”. Ma vi sembra facile denunciare quando poi questo porta la vittima, che già teme per se, per i familiari e i propri beni, ad un certo tipo di esposizione (confronti, tribunale, ecc.)? Vi sembra facile denunciare e il giorno dopo alzare la serranda del proprio esercizio? Forse dobbiamo dotarci di nuove “armi”, o deciderci di metterle in atto, perché credo che un identikit dell’estorsore si possa fare anche in una comunità numerosa come la nostra, con un piccolo pool interforze che agisca scientificamente sulla base di determinati parametri per fare uno screening e quindi la selezione di persone su cui appuntare l’attenzione, perché riescono a vivere al di sopra delle proprie possibilità. Non credo che si dedichi all’estorsione l’operaio che va a lavorare in fabbrica, tanto meno l’avvocato che ogni mattina si reca in Tribunale...


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