Che tempo fa? Ce lo dicono i miti, i santi e le tradizioni
Azioni e tradizioni di Pino Donatacci
Inoltre si dice: “Se p'a Cannelore ne chòve 'u virne se ne more”. (Se nel giorno della Candelora non piove, l'inverno muore, è finito). Come possiamo notare entrambi i detti si riferiscono alle previsioni metereologiche che nei tempi passati erano una vera incognita, e che l’uomo antico fissava in date prestabilite. Non è un caso che il giorno seguente è San Biagio, e si usa dire: “San Biase, n’dà ogne buche u sole trase” (San Biagio, in ogni buco entra il sole), semplificato col detto: “San Biase, u sole ndè case” (San Biagio, il sole nelle case).
IL MITO DI EURIDICE E ORFEO. Per tornare al riferimento meteorologico possiamo affermare che anche il mito si sia interessato di questi fenomeni perché, come sappiamo, anche il linguaggio mitologico serve per spiegare gli avvenimenti terreni. Il mito in questione è quello di Euridice e Orfeo. Orfeo era un gran poeta e musicista, suonatore della lira che gli era stata regalata direttamente da Apollo (Sole). Egli era follemente innamorato di Euridice che per sfuggire dalle grinfie di Aristeo calpestò inavvertitamente un serpente (elemento terreno) dal quale fu uccisa. Orfeo, impazzito dal dolore decise di scendere nell'Ade per strappare dal regno dei morti la sua cara Euridice. Commosse con il suono triste della sua musica Ade e Persefone. Fu così che fu concesso a Orfeo di ricondurre Euridice nel regno dei vivi a condizione che durante il viaggio verso la terra la precedesse e non si voltasse a guardarla fino a quando non fossero giunti alla luce del sole. Ma durante il viaggio, e precisamente verso l’imbocco dell’uscita, Orfeo disorientato dalla luce si girò verso Euridice che scomparve per sempre. Il mito di Euridice lo possiamo paragonare al tempo meteorologico di questo periodo: mentre sembra che la primavera stia per sopraggiungere, di nuovo il maltempo prende piede. Se Euridice rappresenta la Primavera, il fatto che in pieno inverno ci sia un momento in cui sembra avvicendarsi la bella stagione per poi fare un passo indietro ci riporta alla suggestione del mito su citato.
Vero è che gli antichi avevano un senso dell’osservazione dei fenomeni naturali molto più spiccato del nostro e che in questo caso ci hanno azzeccato