1) Claudio Volpe, tu insieme ad Anna Paola Concia, hai scritto, e da poco è stato pubblicato, “Raccontami l'Amore” so che glielo hai proposto tu: perché hai scelto lei e qual è stata la molla, l'episodio, la riflessione, che ti ha spinto a decidere di scrivere questo dialogo sull'amore?
Ho deciso di scrivere un dialogo con Paola Concia perché nessuno meglio di Paola, donna lesbica che lotta per i diritti della comunità LGBT e delle donne, poteva dare al lavoro un contributo efficace e importante. In questo dialogo avevo intenzione di parlare dell'amore dal punto di vista sociale analizzando le tematiche che più chiamano in causa la nostra coscienza critica. È amore quello che violenta o ammazza? Ha senso negare la tutela dell'amore a persone dello stesso sesso? L'amore è o no un diritto? Sono interrogativi come questi che mi hanno spinto a questo libro e a rivolgermi a Paola la cui vita e il cui percorso politico testimoniano una lunga e attenta ricerca di senso e di identità.
2) Ci racconti quella che per te è una verità sull'amore e una falsità circa l'amore?
Per quanto concerne l'omosessualità: L'amore è amore punto e basta. Non esistono amori di serie A e amori di serie B, amori giusti o amori sbagliati, amori degni di esprimersi ed essere tutelati e amori da tenere nell'ombra o reprimere. L'amore è qualcosa di naturale, una forza spontanea e inarrestabile, dunque è da stolti considerare contro natura chi ama persone dello stesso sesso. Per quanto concerne la violenza sulle donne mi sentirei di dire che quello che usa violenza o finisce per ammazzare o ancora che vuole comandare e privare della libertà non è amore. La più grande falsità? Che l'amore implichi sempre e comunque sopportazione reciproca e sacrificio. Certo essendo l'amore una costruzione, esso necessita di impegno e buona volontà, ma quando ci si ritrova a doversi tollerare, a vivere accanto ad una persona per la quale non si prova più nulla solo per quieto vivere, credo che l'amore sia già sparito. L'amore deve essere qualcosa che salva e ci dà il respiro, non qualcosa da sopportare come male minore.
3) Cosa dici a chi nega che due persone dello stesso sesso si possano amare e possano formare una famiglia?
Dico che è totalmente anacronistico, irrazionale e anticristiano. Nel libro enuncio decine di argomenti per rompere tutti i pregiudizi più diffusi sull'omosessualità. L'omosessualità esiste in natura dunque è naturale e non contro natura. L'amore (tra persone consenzienti dunque, e non hanno senso assurdi parallelismi con la pedofilia) è un diritto; la famiglia è un istituto sociale che con la natura ha poco a che fare dunque essendo una creazione giuridica e sociale deve adattarsi all'evoluzione dei tempi e andare incontro alle esigenze delle persone poiché è il diritto a dover servire le persone e non viceversa; la famiglia c'è dove esiste amore e non dove c'è diversità di sesso. Poiché la felicità collettiva è data dalla somma delle felicità individuali, un mondo dove ogni cittadino possa essere libero di amare e tutelato nel suo amore sarà un cittadino che potrà dare il proprio contributo alla società in modo certamente migliore; i diritti o sono di tutti o non sono diritti (sarebbero infatti privilegi): non è ammissibile che ci siano centinaia di migliaia di cittadini e cittadine che siano privi di fondamentali diritti civili; l'atteggiamento omofobo della politica italiana è incostituzionale nonché tale da violare la maggior parte dei trattati e delle dichiarazioni internazionali che parlano di eliminazione della discriminazione sessuale. Si potrebbe continuare all'infinito ma credo basti un'ultima osservazione: AMORE in latino è A-MORS , cioè NEGAZIONE DELLA MORTE. L'amore salva. Si può avere il coraggio e il diritto di negare la salvezza ad un altro solo perché omosessuale? Negherei la salvezza a me stesso? No. Perché negarla allora agli altri?
4) L'amore è davvero una cosa semplice, come dice il Tiziano nazionale e capace di farci scoprire “i mille modi dell'esistenza”, per aggiungerci Thomas Mann?
L'amore non è affatto una cosa semplice. Sarebbe bello se così fosse. L'amore implica un cadere in se stessi, l'amore è la capacità di mettersi in discussione, di lasciarsi custodire dagli altri. È un'esperienza di vita, anzi, l'esperienza di vita, che dovrebbe saziare la nostra anima facendoci smettere di temere la morte.
5) Lasciaci regalandoci una riflessione d'amore che ti ha formato o che vuoi condividere con noi.
"Non ti dico che passerà, perché non è così. A passare sono le cose che non sono destinate a far parte di te, del tuo sangue, del tuo essere, non certamente l'amore. Alcuni amori non sono in grado di attraversarti ma ti restano bloccati dentro, incastrati tra un respiro e l'altro, tra una contrazione del cuore e quella successiva. Però si può imparare a convivere con quella sensazione di ferita perenne, di occupazione prepotente dell'anima. Si può accettare l'idea di lasciare il cuore a disposizione di un occupatore abusivo senza volerlo sfrattare semplicemente perché in un modo o nell'altro questa occupazione ti serve per sopravvivere. Ti dico quindi che imparerai a gestire un vuoto che vorrebbe divenire pieno, ad amare senza condizioni o pretesa di reazione. Che capirai come perseverare nella aver fiducia nella vita. Ma sopratutto che imparerai come non sentirti derubato quando verrai razziato da un amore che ti lascia buchi dentro l'anima."
Mi guardo bene da aggiungere altro, rovinerei la musica che ha scritto Claudio Volpe, vi svelo solo che queste ultime righe sono davvero un regalo, sono inedite e faranno parte del suo prossimo lavoro. Grazie Claudio, anima generosa.