“Foggia capitale della transumanza” gli alunni della scuola Santa Chiara all'Auser

dal blog “Le Città Invisibili” di Raffaele De Seneen

E’ terminata ieri la Fiera di Maggio e i pastori con le loro greggi sono ripartiti per l’Abruzzo e il Molise.

IL PROGETTO. Non è una favola, ma potrebbe esserlo, non è un racconto ma storia vera della nostra terra, infatti è la conclusione del progetto “Foggia capitale della transumanza” proposto dall’AUSER Volontariato Foggia e che la Direttrice del Pascoli-S.ta Chiara ha gentilmente approvato e condiviso. Così, nel corso del corrente a. s. i volontari dell’AUSER hanno preso per mano gli alunni della 5^A del Santa Chiara (Ins. Paola Capasso) e attraverso una serie di incontri e uscite hanno “ripercorso” il Tratturo Aquila-Foggia, andata e ritorno.

PAROLE E MUSICA. “Il diario del pastore Alfonsino”, una video-lettura, è stato il pezzo forte rappresentato nel pomeriggio di ieri presso l’Aula Magna del Pascoli dagli alunni della 5^A, e tutt’intorno un reading di poesie, scenette, canti e balli, anche di pastori africani diretti dall’Ins. Colafelice. Forte la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico: genitori, nonni e soci dell’Auser che ha raggiunto il culmine quando sul palco si è fiondato il “pastore Luigi”, il bravo attore di ScenAperta Luigi Schiavone (detto Il lupo), che fra l’altro ha mimato una furente lotta con un lupo ladrone di agnellini. Da immaginarsi la partecipazione e il divertimento dei bambini.

LA MOSTRA. A seguire una interessante visita guidata alla “Stanza della tessitrice” presso il Museo Civico, per concludere, tutti insieme, presso la sede dell’AUSER dove grandi e piccini si sono soffermati su una piccola mostra allestita dal titolo “Il pastore e la ferula” per dare il senso della solitudine del pastore nel nostro vasto Tavoliere in compagnia solo di alti e silenti ferule: dall’arciclocco, l’albero del pastore, utilizzato per appendere gli attrezzi e il pentolame, alla “tacchicella” sorta di primordiale calcolatrice per segnare e contare le pezze di formaggio vendute, ai giocattoli in ferula che costruiva per portare in dono ai suoi bambini al ritorno, e tanto ancora. E ancora canti, balli e giochi, e il burattino di ferula “Ciccio pastore” che passando di mano in mano fra i ragazzi che gli davano anima e voce, ha perso una gamba (Non vi preoccupate, guarirà preso).

LA MERENDA. Di tre grossi piatti di creta stracolmi di un ottimo pancotto, arucola e patate preparato dalle volontarie dell’AUSER non è rimasto nulla, apprezzato, anche dai ragazzi che hanno condiviso con gli adulti, il buon pane di Monte col pomodoro, e ducis in fundo, è il caso di dirlo, fatte di pane condito con olio e zucchero, una squisita merenda dei tempi passati. Altro che merendine!


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