NICOLA STAME. Quattro minuti di scene tratte dal film “Rappresaglia” alla cui colonna sonora è stata sostituita la voce del tenore-combattente-partigiano foggiano Nicola Ugo Stame in un pezzo de Il trovatore, un raro documento audio, di uno degli oltre trecento a cui fu tolta la vita alle Fosse Ardeatine settanta anni fa. C’è voluta tutta la bravura del giornalista Lello Saracino, biografo del cantante-partigiano, che ha tenuto la conversazione sull’eccidio e sulla figura di Stame, per riportare nei presenti quel tanto necessario a consentire un più sereno approccio, fortemente interessato, nuovo per molti aspetti, al contesto storico che portò a quel tragico fatto. Nomi, date, eventi fino all’entrata in guerra dell’Italia nel 1940, e poi a seguire sulla storia dei partigiani di città, la Resistenza, non sui monti, ma fra le case e per le vie, una storia non molto conosciuta. Diapositive di oggetti, documenti, carceri e sacrari.
MARIO NAPOLITANO. La presenza di Mario Napolitano, ultranovantenne, anche lui ex combattente, parente di Ugo Stame, ha preso tutti con i suoi brevi interventi estemporanei. Mario Napolitano e il suo bastone ne hanno percorsa di strada nella nostra città che a volte non sa, che a volte resta sorda, per farci conoscere la figura di Ugo Nicola Stame, perché a questo nostro concittadino fosse dedicata una “strada” e un “monumento”, un piccolo cippo marmoreo in Piazzale Italia. Grazie all’amico Mario Napolitano portatore di memoria, grazie a Lello Saracino, al lungo e laborioso lavoro di ricerca portato avanti: entro la fine di aprile sarà pubblicato finalmente il suo libro su Stame. Nella mission dell’AUSER c’è anche la trasmissione della memoria, questa volta ci siamo impegnati, sperando di esserci riusciti al meglio, creando un ponte intergenerazionale fra un portatore di memoria, Mario Napolitano ultranovantenne, e il giovane giornalista Lello Saracino, a cui il primo ha affidato il compito di proseguire e approfondire.