Il triangolo del disgusto

"Le città invisibili" di Raffaele De Seneen

Disgusto per chi intorno ci abita. Un cazzotto mattutino nello stomaco 365 giorni/anno, h. 24, se lì hai l’affaccio, o l’uscita su strada della tua abitazione, negozio, ufficio. Foggia, Quartiere Ottocentesco, la confluenza di Via San Lorenzo e Via La Rosa costituiscono i lati del triangolo, il vertice punta verso la Chiesa di S. Stefano in Via G. Urbano, la base è più o meno parallela a Corso Cairoli. Proprio lungo la base, da epoca immemorabile, un manufatto in muratura mista divenuto fatiscente nel tempo, con prove più recenti di sopraelevazione bloccata quando sui quattro angoli della copertura avevano già tirato su i pilastri in cemento armato. Il tempo passa, la situazione ed il disgusto resta lì. Poi, un bel giorno, circa dieci anni fa, ruspe, pale meccaniche, operai buttano giù il rudere ed ha inizio una nuova costruzione. Finalmente! Tirano su l’ossatura del piano a livello stradale, la parte di scale che porta a quelli superiori, il solaio e tutto si blocca nuovamente. Abuso edilizio! Beh risolviamolo: multa, ammenda, abbattimento parziale o totale! No, niente di tutto questo. Il tempo passa, e la nuova situazione di disgusto resta lì.
Nel frattempo un omino prende possesso di quella situazione, arreda l’ambiente con mobili ed elettrodomestici (non c’è acqua, non c’è energia elettrica) trovati per strada, la mattina fa salotto, riceve qualche visita, e vi trascorre le sue giornate. Poi, per crearsi un minimo di privacy, con ogni sorta di tavole e pannelli tira su delle pareti. E’ fortunato l’omino, proprio accanto alla sua dimora stanziano cinque bidoni della spazzatura, una miniera. I problemi per lui sorgono con l’approssimarsi dell’8 dicembre, l’Immacolata. I ragazzi, in sua assenza, portano via tutto ciò che può bruciare ed essere utile per la loro “fanoia”. E se lui arriva all’improvviso, sono litigi, rincorse, lui cade o gli tirano un sasso: l’ambulanza, il pronto soccorso, è capitato.
Quest’anno qualcuno ha deciso di anticipare l’Immacolata, e senza prendersi il fastidio di trafugare e trasportare tavole, pannelli, sedie, ecc. gli ha dato fuoco sul posto: grosso incendio, pompieri. Ora il triangolo è ancora più disgustoso: puzza e vistosi residui dell’incendio che rimarranno a consumarsi col tempo, situazione igienica sotto zero, accanto, a muro, un negozio di alimentari. L’omino, tosse catarrosa, è ancora lì, in un angolo, a guardarsi intorno.
E’ più facile costruire un’altra Foggia, con tutti i servizi necessari, parchi per anziani e bambini, e “se acquisti un appartamento hai in regalo un arredamento”, che intervenire nel cuore marcio e dimenticato della città per dare una soluzione ad un abuso edilizio. Dieci anni! L’incendio è scoppiato nel pomeriggio di domenica 29 settembre.


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