In-famiglia: quando i bambini vengono “da lontano”

"Album di infanzia" di Rossella Caso


È la piccola storia narrata nelle pagine di un bell’albo per l’infanzia, Buongiorno postino (Babalibri 2012), di Michaël Escoffier e Matthieu Maudet, che affronta in maniera lieve – o, per dirla con Rita Valentino Merletti, “obliqua” – un tema forte quale può essere quello dell’adozione. Proprio la studiosa ha intervistato per la rivista “Liber” (num. 99, luglio-settembre 2013) autore e illustratore presso il Salone del Libro di Torino, dove hanno ricevuto il premio Nati per Leggere nella sezione Nascere con i Libri 18-36 mesi e, quando ha chiesto loro come sia nata l’idea del libro, si è sentita rispondere: «Su Buongiorno postino abbiamo lavorato per oltre un anno. L’abbiamo scritto e illustrato almeno una ventina di volte e solo al termine di questo lungo processo è venuto fuori con chiarezza il fatto che in quello schema, con quei personaggi e con quelle illustrazioni, il tema dell’adozione funzionava bene». 
Le parole di una storia possono raccontare bene ai più piccoli, con un linguaggio adatto alle loro capacità di comprensione, che nella nostra società, oggi più che mai, non esiste un unico “tipo” di famiglia, e che la più grande scommessa sta nell’accettazione della differenza, della quale l’eterogenea famiglia di mamma e papà pinguini rappresenta una splendida metafora. E che cosa non sono per loro un coccodrillo, un iguana, un pulcino e una tartaruga se non dei “bambini” che vengono da lontano? Bambini “differenti”, che possono ricordare ai piccoli lettori i tanti, piccoli immigrati, che sempre più numerosi popolano le nostre scuole e che hanno bisogno di essere accolti e amati. A chi scrive piace leggere la storia di questo simpatico postino come una bella metafora dell’amicizia, al di là delle razze e delle differenze. E se è vero, come documentano dati e ricerche scientifiche, che i bambini pensano per stereotipi sin dall’età prescolare, avere in mano questo cartonato, sfogliarlo con la mamma o col papà, godere delle belle e colorate illustrazioni, immergersi nella piacevolezza della trama, significa fare un bell’esercizio di decentramento, per incontrare l’altro come solo i grandi autori possono insegnare a fare.


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