La Cartiera di Foggia e i corpi sparsi
dal blog "Le Città Invisibili" di Raffaele De Seneen
Istituto foraggere, Ovile Nazionale (Segezia), Istituto Incremento Ippico, storie che vengono da lontano, importanti attività legate al territorio ma con influenze anche su quello di altre Province e Regioni limitrofe.
FARE RETE. Ricerche, risultati, attestati di benemerenza e riconoscimenti come in una gara di orgoglio hanno fatto “rete” quando per rete si intendeva solo quella dei pescatori. Invece, oggi che si spinge a “far rete”, che tutto è “in rete”, sono realtà ridotte a nicchie isolate e sconosciute ai più. Vivacchiano nel loro piccolo quotidiano, quasi nell’interessa privatistico della sopravvivenza di pochi. Emblematiche le cancellate di ferro che ne sbarrano gli accessi, che pure necessitano, ma che in questi casi assumono più il senso dell’isolamento che della protezione. Cortine di ferro per mondi piccoli e a se stanti.
LA CARTIERA. Ora si aggiunge la nostra Cartiera (IPZS) dove tutto è uguale da circa ottanta anni, è calato solo il numero degli addetti in maniera consistente ed i tipi e quantitativi di produzioni, tant’è che se non ottiene nuovamente e subito la stampa degli “scontrini del gioco del lotto”, che oscure lobby hanno esternalizzato nonostante accordi e decisioni contrarie in merito, rischia la paralisi. Ora, già il fatto di dover campare sui “biglietti del banco lotto”, che in definitiva poi è un gioco d’azzardo antico ed ancora molto praticato e diffuso, non lo trovo tanto edificante, comunque “pe campà se pòte fa”, ma il problema è un altro, e viene da lontano: è possibile che di quel grosso impianto con annesso e inutilizzato “parco paglia” di quasi cento ettari non se ne possa prevedere un futuro diverso e migliore!? Cade quasi a proposito e di cadenza la risposta: “E’ come indovinare un terno al lotto!”.
