La festa della mamma e la ninna nanna
Azioni e tradizioni di Pino Donatacci
LA NINNA NANNA. Il ruolo della mamma nella tradizione spicca soprattutto nelle prime fasi della vita del bambino ed in particolare nella ninna nanna. L’etimologia della parola ninna nanna, sebbene possa ritenersi d’origine onomatopeica, fa riferimento al nome della Madre Terra, in quanto richiama l’universo femminile capace di generare la vita. I Sumeri veneravano la Madre Terra con il nome di Nana, la dea della vita e della natura, della fecondità e della nascita. La dea Nana è la Madre nell’atto di allattare, che coincide con il momento in cui la mamma fa addormentare il bambino. La posizione che assume il bambino durante l’allattamento al seno è una posizione fetale, che riporta il piccolo a una regressione nel grembo materno. Questa regressione è aiutata dal ritmo ondulatorio (aioresis) che segue il canto della ninna nanna e che serve a conciliare il sonno.
I "PERSONAGGI" DELLE NINNA NANNA. Le icone che spiccano più di altre nelle ninna nanne tradizionali sono: il lupo che si mangia la pecorella; la gallina che muore sull’uovo; Sant’Anna e San Nicola. L’immagine del lupo, che indica la notte e per associazione il sonno, è una chiara rappresentazione simbolica che è cantata come invocazione al sonno che tarda ad arrivare. La pecorella, invece, rappresenta il neonato nell’atto di prendere sonno e rappresenta il giorno che si approssima a venire. Inoltre il lupo diventa importante all’interno della ninna nanna in quanto incapace di farsi addomesticare. La mamma, nella ninna nanna, evoca la paura atavica dell’addomesticamento del suo figliuolo che non vuole cedere al sonno. Imporre il ritmo del sonno al piccolo è il primo insegnamento, la prima forma di educazione che la mamma rivolge al figlio. Il lupo, che per sua natura non è addomesticabile, assurge ad animale negativo. Un’altra figura ricorrente nelle ninna nanne è quella della gallina che muore sull’uovo. Questa immagine fa riferimento alla diade madre-figlio. La gallina è la femmina del gallo, simbolo solare per eccellenza perché è il primo animale a cantare quando spunta il sole. Per questo motivo la gallina assume una connotazione negativa, o meglio opposta rispetto al gallo e quindi diviene simbolo lunare, terreno, notturno e di morte. L’uovo è solitamente associato alla primavera, stagione di rinascita per eccellenza, perché è in questo periodo, che, dopo le migrazioni, è deposto dagli uccelli. Interpretando il simbolo della gallina che, nella ninna nanna, muore sull’uovo, possiamo concludere che l’auspicio della mamma è quello del risveglio del figlio, per esorcizzare la paura atavica del sonno eterno. Se, come abbiamo visto innanzi, vale la similitudine sonno = morte, la mamma, nel canto della ninna nanna, non fa altro che auspicare, attraverso la morte mitica della gallina, simbolo lunare, il risveglio del figlio dopo il sonno.