Una passeggiata nella villa abbandonata e il progetto Campi Diomedei

Dal blog "Le Città Invisibili" di Raffaele De Seneen

Ho fatto una passeggiata con i nipotini nella Villa Comunale (Parco Wojtyla), quasi un deserto: qualche anziano sulle panchine che circondano la fontana all’ingresso, il posto delle badanti, ma oggi è sabato, se ne parlerà domani, un paio di giovani coppiette, ragazzi che avevano marinato la scuola, la signora col cane.

L'ABBANDONO. Non c’è niente che ti può distrarre quindi ti concentri a intravedere la statua del Lanza ingabbiata perché in fase di restauro e ti concentri ancora su quello che è rimasto della villa perché ad occhio e croce un buon terzo, anche se è ancora lì, non è fruibile. Un gioco di reti e sbarramenti, cancelli chiusi a partire dal subito defunto “Giardino delle fragranze”, dall’altra parte, saranno almeno dieci anni, due enormi gabbioni, pavimentazione in cemento, strutture in legno, chiusi da reti, abbandonati, non si è mai saputo a cosa dovessero servire. Così come recintato ed in abbandono, erbacce in quantità, la zona degli scavi del periodo neolitico. Più di recente, solo qualche anno, in fondo, sulla sinistra e fino al limitare del boschetto un altro grosso pezzo recintato, “cancellato”, un giardino nella villa: aiuole, piante, alberi, camminamenti non fruibili e poi, nascoste, grosse e moderne strutture in legno chiaro, forse delle serre. Siamo stati anche fortunati, perché i mie nipotini hanno potuto assistere dal vivo all’assalto al trenino del Far West da parte degli “indiani metropolitani”. La vecchia locomotiva, il monumento al ferroviere spostato, relegato, nascosto vicino ai cessi, lato destro, inizio boschetto, vandalizzato. Cinque-sei ragazzotti, col pericolo di farsi male, all’interno, a sbattere portiere e sportelli, a smanettare, se ne sentiva il rumore, non so che cosa.

CAMPI DIOMEDEI. Se tanto mi dà tanto, con l’aggiunta dell’immancabile refrain sulla riqualificazione di Parco San Felice, c’è qualcosa in questi giorni che si muove in proposito, penso al realizzando parco urbano e archeologico “Campi Diomedei”, circa venti ettari dell’area Istituto Incremento Ippico che passano dalla Regione al Comune, con un contributo al progetto da parte della Regione stessa di 2,4 milioni di euro. Siamo bravi a fare parchi dal tempo dei Borbone (Villa comunale), non altrettanto siamo bravi a mantenerli e gestirli, che poi negli anni è un costo fisso e maggiore della realizzazione. Certo, se le cosse venissero vissute e presidiate … Certo, se guardo le poche centinaia di metri quadri dell’Ex Mercato Coperto … Mi vengono dei dubbi.


 COMMENTI
  • Michele

    06/11/2015 ore 12:38:51

    Prova
  • 03/11/2015 ore 04:28:08

    Gentilissimo ed attento cittadino Sig. Raffaele De Seneen, complimenti! Infatti, noi del Comitato pro-IRIIP reputiamo quel progetto "Contesti" (Campi Diomedei) sul Parco Equestre "Pila e Croce" del Regio Deposito Cavalli Stalloni di Foggia (IRIIP), la più grande genialata distruttiva che la città di Foggia possa conoscere del dopo-guerra ai nostri giorni se venisse realizzato. Il vero affare lo farà la Regione Puglia dei Peucezi (baresi) e dei Messapi (leccesi-tarantini) perché cedendo il Parco Equestre dell'IRIIP ai Dauni, si toglierà una bella rogna, ovvero la spesa del rilancio come da progetto Pro-IRIIP (è scaricabile on-line) che ci spetta come ci spetta quello del Gino Lisa, della Fiera e di tutte le altre Istituzioni e gli altri Enti Regionali lasciati volutamente pian piano morire. Gestire un Campo Diomedei così progettato porterà ancora più in rovina le casse del Comune di Foggia che con questa crisi, con i Governi nazionali che continuano a tagliare fondi ai Comuni e la nostra incapacità di saper salvaguardare siti archeologici (tutto sappiamo fare meno l'archeologia), necessariamente verranno a mancare soldi per tenere in vita la costosissima manutenzione di un così grande ideato Parco. Non è difficile essere profeti! In poco tempo verrà abbandonato, vandalizzato e consegnato alle schiave-prostitute, agli spacciatori, ai drogati, a bande di piccoli delinquenti senza escludere profughi e disadattati con letti a cartone. La sporcizia sarà la regina di quei Campi Diomedei e nessuna famiglia potrà goderselo in sicurezza ed igiene. Poi c'é il sicuro scippo dei cavalli e dell'istituzione da parte dei baresi o dei tarantini che troveranno finalmente la giusta motivazione (troppo poco spazio a Foggia per i circa 100 stalloni), e così ADDIO a quel possibile rilancio dell'IRIIP che riuscirebbe a portare tanto sviluppo ed occupazione in tutti i settori di nostra vocazione (Fiera, Trattuti Regi, Agricoltura, Turismo, Artigianato, Ippoterapia, etc.) . La tristezza è vedere nostri assessori regionali e consiglieri comunali farsi vanto credendo di aver fatto l'affare!
  • silvio giancarlo giannini

    02/11/2015 ore 10:53:19

    certo hai saputo scegliere la giornata oggi 2 novembre giorno dedicato alla rimembranza il de profundis ci sta tutto, dovremmo riappropriarci degli spazi lasciati all'oblio ma da foggiano abbiamo una spiccata capacità al parlare ma idiosincrasia all'operare
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