Altro che Esopo e favolisti d’ogni tempo, noi a Foggia, non una sola “Bella addormentata”, ma tante, e aumentano col tempo che passa. Fai Via Matteotti, e trovi all’incrocio con Via Pestalozzi l’ex Palestra GIL tutta ristrutturata col suo bel giardino interno, baciata dal sole primaverile che esalta il giallo delle pareti.
TANTE STRUTTURE. Quanti lavori, quanti soldi, quante interruzioni e contestazioni per mettere su quel Centro antiviolenza con annesso ufficio di mediazione civile e penale. Sta lì, vuoto, inutile e inutilizzato. I ragazzi iniziano a scrivere frasi sui muri esterni, qualcuno le ricopre, la pittura non è la stessa, si notano lo stesso. Poi, i trentasette alloggi per anziani, costruiti, non assegnati, ormai decadenti, che vedono fra i primi nella graduatoria dei destinatari i “partenti” per l’altro mondo. Che pretendi, sono anziani!
LA GRADUATORIA. Quella è come la graduatoria ai concorsi che si facevano una volta: Posta. Ferrovie, Ministeri, una graduatoria aperta, che assegnati i posti messi a concorso prevedeva, per un certo tempo, l’accesso anche gli idonei in caso di necessità di altro personale. E così sta succedendo, i primi in graduatoria, più anziani, se ne vanno, e subentrano altri. Con la pratica della non assegnazione, fra “andati” e subentrati il riciclo è più veloce e si potrà dire di aver favorito molte più persone.
SERVE UNA SOLUZIONE. Da anni non si trova una soluzione ai locali occupati per abitazioni dell’ex Distretto militare, un antico convento, come restano a piangere un’ala del Conventino e tutto il piano sovrastante. Si potrebbe proseguire con l’altra palestra Ex Gil in Via Amm. Da Zara, “la piscina degli americani”, assegnata alla locale Università, ma quella almeno per opera dei giovani dello CSOA, Centro Sociale Scuria, ha trovato un utilizzo polifunzionale, bello, pulito, aggregante ed interessante, quella sta bene così. Per il resto: sogni d’oro!