LE USANZE. Ci sono avvenimenti che si definiscono autoctoni per via del fatto che si svolgono soltanto in una determinata area, come ad esempio il “palio di San Alberto” a Pietra Montecorvino, una suggestiva manifestazione tradizional-religiosa che non ha eguali su tutto il territorio circostante; Poi ci sono degli avvenimenti che sebbene sono uguali nella forma e si svolgono su tutto il territorio nazionale, differiscono per periodo celebrativo. Un esempio è dato dai falò che, sebbene mantengono più o meno la stessa forma, si riproducono su gran parte del territorio nazionale ma con tempi diversi che vanno da Novembre ad Aprile.
IN TUTTO IL MONDO. La tradizione del “pesce d’Aprile” ha una portata che travalica i confini nazionali, si celebra in ogni posto lo stesso giorno ed in più sottende ovunque lo stesso significato, che è quello di fare scherzi per schernire persone. Il motivo per il quale questa giornata conserva una connotazione internazionale lo si deve, probabilmente, al fatto che questa festa deriva dalla tradizione pagana di celebrare il capodanno tra il 25 marzo e il primo d’Aprile. Quando il calendario Giuliano portò indietro di mesi l’inizio dell’anno, i pagani che ancora non si conformavano alle regole imposte dalla Chiesa, erano derisi e scherniti.
LE ORIGINI. Ma perché si chiama "Pesce d'Aprile"? Anche in questo caso possiamo fare solo delle ipotesi. La più credibile sostiene che l'usanza derivi semplicemente dalle prime pescate primaverili, agli inizi di aprile appunto, quando era frequente che i pescatori ancora non trovassero pesci sui fondali e, tornando in porto a mani vuote, suscitassero l'ilarità dei compagni. Inoltre la leggenda racconta che la prima vittima di un pesce d’Aprile sia stato Marcantonio ai danni di Cleopatra. Si narra che Marcantonio avesse invitato Cleopatra ad una sfida di pesca e per avere la meglio sulla sua amante avesse ordinato ad un servo di attaccare all’amo un grosso pesce che avrebbe dovuto farlo vincere. Accortasi, Cleopatra, del trucco gli fece trovare un pesce di gomma rivestito di squame di coccodrillo in luogo della canna da pesca.
Aldilà di ogni leggenda la festa del pesce d’Aprile si colloca in uno spazio che va dal Carnevale alla Quaresima per cui è facile supporre che sia considerato un colpo di coda del Carnevale di cui conserva il carattere scherzoso, in attesa del periodo mesto di Quaresima.