Uno su milioni ce la fa: il magico incontro tra spermatozoo e ovulo che dà origine alla vita
Il blog dell'ostetrica Selenia Accettulli
"Accogliere in sé"... è il significato della parola "concepimento", dal latino cum capere.
Lo spermatozoo e l'ovulo si incontrano e, dalla loro fusione, ha origine una nuova vita.
Non è meraviglioso?
Su milioni di spermatozoi, (minuscoli girini con una testa, un collo e una coda, come si può vedere dalla simpatica ricostruzione all'uncinetto realizzata da mia suocera) solo uno ce la fa a percorrere il lungo viaggio che - passando per la vagina, lo porterà ad attraversare l'utero e ad arrivare poi all'ampolla tubarica dove risiede l'ovulo. Gli spermatozoi possono sopravvivere più a lungo, dentro il muco cervicale, solo nel periodo fertile, perché trovano un ambiente favorevole alle loro esigenze.
...Abbastanza lungo e arduo questo viaggio. Pensateci. È così naturale ma anche così complicato a volte.
La Vita ... dentro e fuori ... (e sto pensando a quella degli spermatozoi, ma anche a quella di noi esseri umani) non risponde sempre alle stesse leggi. Perché ogni storia, lo dico sempre, è un viaggio unico e irripetibile. Potrei raccontarvi di gravidanze insorte in periodi tutt'altro che fertili e di 'non gravidanze' in coppie sane, quando i due corpi sono in salute e ti dicono "ragazzi, staccate la testa e vedrete che il bambino arriva". Come se ci fosse un interruttore - ON/OFF - da pigiare per accendere e spegnere quel pensiero, misto a speranza, desiderio e delusione. ... spesso anche fare l'amore cambia perché "quel" pensiero è più forte. E mentre speri che sia la volta buona, desideri con tutta te stessa che possano incontrarsi le due metà di quell'amore ... piangi perché hai paura di un'altra delusione.
Ma la gente ... che ne sa?!? Che ne sanno tutte quelle persone che ti chiedono "ma voi un figlio"?
Come se tutti avessero il diritto di scavare dentro quella ferita. O semplicemente, di entrare nell'intimità della coppia.
Perché ci sono coppie che scelgono una vita senza figli ma ... non sono tenute a raccontarcelo.
E pensate invece a cosa può scatenare quella domanda quando di fronte c'è una coppia che ci sta provando e ogni mese piange all'arrivo della mestruazione.
Un'altra a cui magari è stato detto "non potete avere figli".
Un'altra che, invece, ha visto fallire anche alcuni tentativi di fecondazione assistita e quel figlio, immaginato - sognato - nascosto da qualche parte, sembra non voler arrivare.
Nei percorsi che ruotano intorno alla nascita, ce ne sono anche tanti che si possono offrire alle donne e alle coppie prima. Per rimettere insieme i pezzi e ricaricarsi di energia positiva, indispensabile per preparare quella casa ad "Accogliere in sé".
Ma quanto deve essere difficile ritrovare quella energia se ogni persona intorno, anche la più estranea, continua a chiederti: "e voi un figlio"? Anche davanti ad una perdita, mi è capitato più volte nella mia storia da ostetrica, di sentire frasi stupide ... "tanto erano solo poche settimane".
La gente ........ che ne sa...?! Il lutto è quando un bambino lo perdi e quando invece non è mai arrivato e sai che da qualche parte c'è.
Il lutto è nel cuore e l'essere umano, evidentemente, non è stato "programmato" per essere sensibile, delicato né discreto. Al contrario sembra che sia proprio stato programmato per essere l'opposto.
Il lutto è nel cuore e quando soffri, ogni domanda è un pugno nello stomaco.
Poi penso alla nascita di una meravigliosa bambina, un mese fa, che in cielo ha una sorellina mooolto speciale, andata in cielo solo l'anno prima.
Poi penso alla meraviglia della vita e torna il sereno e mi passa pure la rabbia nei confronti di quell'essere umano assai banale ed egoista.
E torno a svolgere la mia missione con il sorriso perché anche se ... uno su milioni ce la fa, io i miracoli li vedo tutti i giorni.
E mi auguro che le coppie, dopo la tempesta, possano trovare comunque la forza di non perdere la speranza. Anche quando intorno c'è solo buio.
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Ostetrica Selenia Accettulli