UN MONDO IN MOVIMENTO. Quelli che si alternano in TV a spacciare paure e preoccupazioni, che si sentono invasi, insicuri, possono a piedi, in treno, come vogliono raggiungere i confini delle nazioni a noi limitrofe e chiedere aiuto e protezione, ne hanno diritto, hanno tutte le carte in regola. E se a questi motivi aggiungono altri di carattere più “paesano”: delinquenza interna, oppressione fiscale, corruzione, ecc., ne avranno ben d’onde. Fin quando non ci si renderà conto che c’è un “mondo” in movimento, inarrestabile, non solo per mare, non si avrà contezza del problema se non per sfruttarlo a fini elettoralistici.
LA STORIA DI PETROV. Petrov (nome fittizio) è arrivato da me mercoledì sera accompagnato da un gruppetto di Rom e stranieri dell’est, gente sufficientemente integrata che conosco, lo avevano trovato nella nostra stazione, maltrattato, gli avevano rubato i documenti. Petrov da cinque giorni a Foggia, arrivato in una macchina dalla Bulgaria cammina aiutandosi con due stampelle, ha una gamba amputata fin sotto l’inguine. Petrov ha undici anni, Petrov è solo.
NB. La foto non si riferisce al bambino in questione ma è tratta dal sito lintraprendente.it