Perché quel nome, “Scuria”, termine dialettale per indicare buio, oscurità? Perché non c’era allaccio elettrico come non c’era niente di niente nella palestra Ex GIL di Via Amm. Da Zara, che i più datati, come me, conoscono meglio come “La piscina degli americani”.
UN PATTO SULLA PAROLA. Da tempo i “ragazzi” si guardavano attorno, cercavano opportunità dove collocarsi e stare insieme per mettere in campo tutta la creatività di cui erano capaci anche a beneficio del quartiere dove si sarebbero insediati.
“Fuori di qui, è pericolante!”, “Alt, proibito entrare!”, finché con l’occupazione di quella palestra, qualche mente più aperta, titolare del possesso dell’immobile, ha stabilito un patto sulla parola (cosa d’altri tempi!): “Stateci, finché non inizieranno i lavori di ristrutturazione!”.
DUE ANNI. La permanenza è durata due anni, e quello che hanno fatto quei “ragazzi”, se non lo vedi, non ci credi. Io l’ho visto, pare impossibile, e tutto nel rispetto di tutto e di tutti, mai sentito niente da quelle parti.
Ora, è arrivato il momento della ristrutturazione dell’immobile, e come per una cambiale che scade il creditore la mette all’incasso, bussa alla porta, chiede il rispetto del patto stabilito con una stretta di mano dopo aver sputato nel palmo.
Si poteva immaginare di tutto: rifiuto, barricate e casini vari. Niente di tutto questo, solo una conferenza stampa per illustrare quanto fatto e creato, per dirsi disponibili a fare armi e bagagli, lasciare l’immobile, ma anche per attestare la voglia di non disperdere un patrimonio creativo e prezioso, che è riuscito a creare un punto e tanti momenti di socializzazione a costo zero per questa città che poco o niente offre.
L'APPUNTAMENTO. Grazie “ragazzi” per quello che siete riusciti a fare senza chiedere niente a nessuno, bravi, così si fa, i patti si rispettano, anche se in molti avrebbero scommesso contro per il solo gusto di alzare l’indice contro di voi.
Mi auguro che troviate altre menti aperte sul vostro cammino. Quando andrete via dallo Scuria, chiudete la porta, ma non spegnete la luce, un faro è sempre utile a chi va per questi mari.
Ovunque sarete, l’appuntamento è al prossimo 25 Aprile, in Villa comunale, dai Fratelli Biondi.