Se i migranti non fanno notizia...: al corteo in memoria delle 700 vittime del canale di Sicilia non c'è (quasi) nessuno

di Claudio de Martino

 

IL CORTEO. Accanto a Domenico un buon numero di migranti, ciascuno con un foglio, che reca scritto un nome: sono i nomi, veri o presunti, delle vittime dell’ultimo naufragio oltre la Sicilia, perché di loro s’è persa in mare anche l’identità.

I migranti sono più di quanti, in genere, se ne vedono alle manifestazioni. E poi c’è un gruppo di concittadini, quasi tutti fanno parte delle associazioni organizzatrici.

E poi c’è Arcangelo, un missionario che, da anni con un gruppo di giovani, organizza un campo di lavoro al Ghetto di Rignano, e prova a spiegare in giro che non ti puoi dire cattolico, se poi odi il povero e lo straniero.

 

E FOGGIA? E poi, non c’è nessun altro. Foggia sonnecchia questo pomeriggio, eppure c’è tanta gente in giro per strada, a guardare le vetrine del centro. Ma i più osservano il corteo capeggiato da Domenico con indifferenza, se non con derisione. “Chi saranno mai ‘sti matti con i cartelli in mano?”. “Ah, quelli a favore degli immigrati?”. Manca solo di sentire un “li portassero a casa loro” per ritrovarsi d’un tratto nelle becere discussioni da bar, o da social network.

Foggia dorme. Si fa un cerchio davanti alla Villa e i rappresentanti delle diverse confessioni religiose pregano per i morti del canale di Sicilia, per le 700 vittime del mare e dell’indifferenza europea. Musulmani, buddisti, protestanti e cattolici. Momenti di autentica commozione e nello sfondo il traffico e il mormorìo di qualche curioso.

 

SE I MIGRANTI NON FANNO NOTIZIA... Un’amica mi fa notare amaramente che c’era più gente ad uno stand di Libando che alla manifestazione organizzata in ricordo delle vittime del mare. Se Foggia non è razzista – non ci voglio credere – è quantomeno indifferente. Se i 700 morti ci fossero stati in un centro commerciale a Milano, alla manifestazione di ricordo avremmo avuto un fiume di gente. Quando a Brindisi un folle mise una bomba davanti a una scuola, provocando la morte di una ragazza innocente, Piazza XX Settembre era giustamente piena di gente commossa e indignata.

Ma i migranti non fanno notizia. Ne muoiono tanti ogni giorno, e qualcuno sarà pure contento. Una bocca in meno da sfamare, uno in meno cui a dare l’elemosina. E uno in meno da sfruttare nei campi di pomodoro per tre euro al cassone.


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