“Fovea Revolution”, Rebeers: birra e taproom in salsa foggiana

Dal blog "Storie di Pinte"

Dal latino fovea, ossia fossa, con probabile riferimento alle fosse granarie. Questa sembra essere l’ipotesi più accreditata se si studia la toponomastica della città di Foggia, anche se più volte tale connessione è stata smentita. Il grano comunque, oro del Tavoliere e bene nevralgico delle nostre terre, è il perno del progetto del birrificio foggiano Rebeers al cui timone vi è Michele Solimando, artigiano della birra come ama definirsi.

LA BIRRA “FOVEA”. Non poteva non chiamarsi Fovea, quindi, la sua birra, la prima al mondo prodotta con malto 100% grano duro. Uno studio intenso e sperimentale, quello di Michele, che ha provveduto a seguire dalla raccolta delle spighe alla maltazione. Due ceppi di lievito per la fermentazione e una birra di appena 3,5 gradi alcolici che restituisce una bevuta ricca di cereale e una piacevole e delicata nota di arancia dolce che, preciso, non è in alcun modo impiegata in ricetta. L’esordio ufficiale è avvenuto a Rimini qualche settimana fa, ma è ora disponibile nella taproom del birrificio che ha aperto i battenti proprio in questi giorni.

MESCITA SENZA CIBO. La taproom è il luogo di mescita senza offerta culinaria sito all’interno di un birrificio. Nel nord Italia e all’estero è la nuova frontiera della birra artigianale; del tanto famoso e inflazionato (anche a torto) “dal produttore al consumatore”. Nella taproom di Rebeers le vie sono ben dieci e ospitano le altrettante produzioni del birrificio foggiano, con vista, come detto, direttamente sugli impianti di produzione. E così ci si trova immersi fra i fermentatori a godersi una buona birra rinfrancante dopo una giornata di lavoro. La taproom si trova in Viale Artigiani, 30 ed osserva i seguenti orari: 18-21. Cheers.


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