Tradizione e futuro. Ma a Foggia c'è il record delle divisioni
"Azioni e tradizioni" di Pino Donatacci
L'ESPERIENZA DI MELPIGNANO. Lo stimolo che è arrivato dal sindaco di Melpignano è stato davvero forte in quanto l’amministrazione comunale del comune salentino ottiene grandi risultati, in immagine e in guadagno economico, dal coinvolgimento della società civile alla cosa pubblica. La cosa che più di tutte dovrebbe far riflettere è il dato fornito dal sindaco del quale su ogni euro speso in manifestazioni culturali ne ritornano circa tre nelle casse della comunità locale e dell’amministrazione. Quella del sindaco di Melpignano è stata una vera lezione su come amministrare la cosa pubblica, sfatando i luoghi comuni secondo i quali gli apparati burocratici del Sud sono atavicamente inefficienti.
A FOGGIA IL RECORD IN DIVISIONE. Al di là di ogni addebito e responsabilità della classe politica, che poco si sforza e si è sforzata in passato per mettere al primo posto il bene comune in luogo del bene privato di poche persone amiche, il problema della comunità foggiana è di natura sociologica. Premesso che ogni comunità è divisa in fazioni, quella foggiana, secondo me, batte tutti i record in divisione. Il dato secondo il quale a Foggia c’è un numero sempre crescente di associazioni di volontariato, non va letto come un punto di forza o di maturità della collettività, ma, al contrario, come terreno su cui lavorare per accrescere la necessaria coesione sociale. Non sbaglio se dico che Foggia ha un’offerta culturale superiore alla domanda. Sembra strano ma Foggia è divisa davvero su tutto e alcune esperienze di volontariato o legate all’associazionismo le troviamo ripetute. Abbiamo rischiato, per un periodo, di trovarci addirittura con due squadre di calcio a contendersi lo Zaccheria. Questo strano modo di fare è figlio di una vanità che sfocia in potere. Il foggiano è vanitoso, non ama aggregarsi ad altre iniziative e se ci mette il naso, ritiene di poter fare sempre meglio degli altri. Per questo, riunite un gruppo di persone, fonda una nuova associazione. Una vanità che sovente diventa potere, che nella stragrande maggioranza dei casi è un potere vuoto.
TANTI GRUPPETTI. Un esempio di quanto asserisco è dato dalla crisi in cui versa il teatro a Foggia. Credo che la nostra città sia ricca di associazioni, gruppi e società cooperative che fanno teatro, prevalentemente in vernacolo, tanto che ogni parrocchia possiede almeno un gruppo teatrale. La massiccia chiusura dei locali per inagibilità, avrebbe potuto trasformare una crisi in risorsa poiché avrebbe dovuto far maturare la volontà di aggregazione dei vari gruppi, formandone meno e più qualificati. Così non è stato. Un altro esempio di separazione del tessuto sociale lo abbiamo in merito alle celebrazioni del 70° anniversario dei bombardamenti a Foggia. Dopo un primo momento in cui alcuni studiosi locali addirittura minimizzavano i risultati delle incursioni militari, si sono creati ben due gruppi dediti alle celebrazioni. Esempi di questo genere se ne potrebbero fare a iosa: dall’ambito sportivo a quello religioso, addirittura su facebook si moltiplicano gruppi che rivendicano la conservazione del patrimonio fotografico e culturale della Foggia passata, ma la cosa più strana è osservare che quanto più un ambito culturale è di nicchia, più c’è spaccatura. Non sono stati d’esempio in questo neanche le amministrazioni locali quando regnava una sorta di concorrenza tra il Comune e la Provincia nell’organizzare eventi culturali simili nelle stesse giornate.
Alla luce di questo, parlare di promozione del territorio senza creare sistema tra le varie e più disparate realtà locali, non ha nessun senso così come non ha senso creare una nuova associazione che si prefigge di essere contenitore di altri gruppi più o meno organizzati.
Alla luce di questo, parlare di promozione del territorio senza creare sistema tra le varie e più disparate realtà locali, non ha nessun senso così come non ha senso creare una nuova associazione che si prefigge di essere contenitore di altri gruppi più o meno organizzati.
In foto la notte della Taranta a Melpignano