Stampa questa pagina

Niente birra, siamo foggiani: per tutta l'estate vietato l'alcol in piazza e all'aperto

L'ordinanza sindacale: fino a 500 euro di multa

Aveva già fatto discutere prima, figuriamoci ora. L’ordinanza sindacale contro il “manifesto selvaggio” non esiste più. Sostituita, integrata e modificata dalla n. 58 e destinata a creare molte polemiche.

NIENTE ALCOL FINO AL 15 SETTEMBRE.  Il principio attorno a cui nasce, è sempre lo stesso: combattere il degrado urbano e la cattiva abitudine di abbandonare per strada – dopo il consumo – bottiglie di vetro, tovaglioli, lattine, carta e così via. Ecco perché, una ordinanza sindacale attiva dal 15 giugno al 15 settembre (scaricabile in fondo alla pagina), vieta su tutto il territorio comunale di “consumare bevande alcoliche in tutti i parchi e i giardini della città, nonché in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico” (salvo che nei locali e nelle pertinenze dei pubblici locali) .
BERE IN MODO "SCOMPOSTO". Nell’ordinanza vengono anche citate alcune zone in particolare, come piazzale Vittorio Veneto a piazza Cavour, ma a incuriosire ulteriormente è un altro elemento, troppo generico e facilmente preda di discussione: è fatto divieto “nelle aree pubbliche e aperte al pubblico consumare cibi e bevande in modo scomposto (cosa vorrà mai significare, scomposto?, ndr) e produrre schiamazzi, anche in ore non notturne”.
MULTA FINO A 500 EURO.  Un richiamo anche agli esercenti, a cui l’ordinanza obbliga la predisposizione di sufficienti contenitori per lo smaltimento dei rifiuti, commisurati alle esigenze delle clientela. Per i cittadini non rispetteranno l’ordinanza, è prevista una multa che va dai 25 ai 500 euro.
LO SPIONAGGIO DEI CITTADINI. C’è un altro elemento che colpisce: tutte le forze di Polizia, infatti, potranno effettuare “riprese fotografiche, cinematografiche, filmare, anche mediante apparecchiature a raggi infrarossi o comunque atte all’utilizzo notturno e comunque utilizzare eventuali riprese da chiunque effettuate che consentano l’accertamento della trasgressione”.  Il “Grande fratello” però coinvolgerà anche i singoli cittadini, chiamati a un’attività di spionaggio: “analoga facoltà viene concessa, nei luoghi pubblici o comunque aperti al pubblico, ad ogni cittadino che intendesse documentare nell’interesse proprio o della collettività la violazione della presente ordinanza.
VOLANTINI E MANIFESTI. La seconda parte dell’ordinanza, relativa alla distribuzione dei volantini, di fatto riprende quella del 29 maggio, sostituendola con una ancora più stringente e integrandola con l’obbligo per le aziende di comunicare con due giorni d’anticipo la lista del personale incaricato della distribuzione e depositare una copia del manifesto. Oltre alla multa, le aziende rischiano anche 10 giorni di sospensione della licenza.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload