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  • Pubblicata il: 11/05/2016 23:05:27

Concorso in peculato, avviso di garanzia a Landella per il caso Aipa

Il sindaco indagato con dirigenti e funzionari


C’è anche il sindaco di Foggia, Franco Landella, fra gli indagati nella vicenda che vede implicata la ex società di riscossione tributi, Aipa Spa. La procura di Foggia ha notificato al sindaco e ad altre cinque persone un avviso di proroga indagini per il reato di concorso in peculato.

L’ACCUSA. Gli avvisi di garanzia, oltre al sindaco Franco Landella, hanno raggiunto il Segretario Generale del Comune di Foggia, Maurizio Guadagno, i dirigenti Claudio Taggio e Ernesto Festa, il presidente di Aipa Luigi Virgilio e il funzionario comunale Giulio Raimondi. Per loro l’accusa di concorso in peculato si riferisce ad atti commessi nel 2012 mentre il primo cittadino è chiamato in causa per fatti avvenuti nel 2014.

GLI AVVISI DI GARANZIA. La procura di Foggia riporta solo queste informazioni nell’avviso spedito agli indagati, senza ulteriori specificazioni. Tuttavia, per quel che concerne il sindaco, considerato l’anno a cui si fa riferimento, è possibile presumere che sia contestato l’incasso dell’aggio sulla Tari dopo la soppressione della Tares. Proprio l’errata applicazione dell’aggio, da parte di Aipa, aveva indotto il consigliere Mainiero a presentare un esposto, oltre un anno fa, da cui poi sono partite le indagini e il successivo sequestro di beni dell'Aipa. La revoca del sequestro ha indotto la procura a ricorrere in cassazione. Scaduti i sei mesi previsti dalle norme, i sostituti procuratori Rita Landi e Alessandra Fini hanno richiesto una proroga delle indagini, da qui gli avvisi di garanzia.

IL COMMENTO DI LANDELLA. Nessuna preoccupazione da parte del sindaco che ha espresso: “piena fiducia nel lavoro di indagine condotto dalla magistratura sulla vicenda inerente il rapporto tra il Comune di Foggia ed Aipa. La richiesta di proroga delle indagini avanzata dai sostituti procuratori Landi e Fini – ha aggiunto il primo cittadino - costituisce un atto dovuto, rispetto al quale sono estremamente sereno, essendo stata la mia condotta assolutamente lineare ed esercitata con senso di responsabilità nell’interesse collettivo, soprattutto in ordine alle anomalie contrattuali ereditate dalla precedente Amministrazione comunale e da me per primo evidenziate, in particolare per ciò che riguarda l’onerosità del contratto a carico dell’Ente di Palazzo di Città”.

di Redazione