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  • Pubblicata il: 23/06/2022 18:55:21

Il Comune di Foggia 'eredita' il debito di Bruno Longo: pagherà al suo posto oltre 700mila euro alla General Costruzioni

Il caso risale a circa 20 anni fa: l'ex assessore autorizzò i lavori senza aspettare la Giunta

Con sentenza n. 253 del febbraio 2022, la Corte d'Appello di Bari ha condannato il Comune di Foggia al pagamento in favore del Fallimento General Costruzioni srl di un importo di euro 553.871,81, divenuti 713mila con il calcolo degli interessi legali e al versamento delle spese di giudizio per oltre 50mila euro. Si tratta di importi che avrebbe dovuto pagare Bruno Longo, ritenuto dal tribunale responsabile del debito accumulatosi nei confronti della società nella sua qualità, all'epoca dei fatti, di assessore ai lavori pubblici. Tuttavia, secondo i giudici di secondo grado, il Comune è tenuto a pagare in via sostitutiva e a sostenere i costi, di conseguenza, sarà l'intera collettività.

LA RESPONSABILITA' DI BRUNO LONGO. Lo scorso 13 giugno una delibera commissariale non ha potuto fare altro che attestare il debito fuori bilancio, derivante dalla sentenza. In tutto quasi 800mila euro. La vicenda risale però a circa venti anni fa. L'ex consigliere comunale Bruno Longo, travolto di recente dall'indagine giudiziaria Nuvola d'oro, autorizzò in autonomia la General Costruzioni srl a proseguire il servizio di spurgo nelle palazzine di Borgo Mezzanone dove risiedevano numerose famiglie foggiane, prima sistemate in via Fratelli Biondi e all'ex ONPI. Longo, a quel tempo assessore ai lavori pubblici, diede il via libera prima di qualsiasi provvedimento della Giunta che peraltro non arrivò mai. La società continuò a operare dal primo gennaio 2001 al 30 settembre 2002, accumulando crediti per 550mila euro. Il Comune non pagò le fatture in assenza dei provvedimenti autorizzativi. La General Costruzioni ricorse in giudizio e, nel 2012, una sentenza del tribunale di Foggia ritenne totalmente responsabile del debito Bruno Longo.

BRUNO LONGO SENZA REDDITI. L'ex esponente politico di destra, contumace in giudizio, non ha mai pagato. L'impresa ha quindi chiamato in causa, in via surrogatoria, il Comune di Foggia. Nel 2015 il tribunale di Foggia aveva escluso tale possibilità. La Corte d'Appello, con la sentenza del 2022, ha invece ribaltato la decisione. I giudici di secondo grado ritengono che la “totale impossidenza del Longo rende oltremodo incerto il soddisfacimento dell'ingente credito della società attrice” per cui vi è il “fondato pericolo che la società General Costruzioni srl e il Fallimento che le è subentrato non possano vedere soddisfatto il credito”. In pratica, Longo non ha alcun bene per soddisfare il debito e, per tale ragione, condannano il Comune di Foggia a saldare al suo posto. Al danno si è aggiunta la beffa perchè, nel frattempo il conto, come detto, si è fatto più salato e dagli iniziali 550mila euro ha superato i 700mila. A cui vanno aggiunti oltre 50mila euro per le varie spese legali affrontate. Un altro 'regalo' lasciato in dote ai cittadini foggiani.

di Michele Gramazio