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  • Pubblicata il: 16/05/2021 18:02:43

Le rivoluzioni di Gianna Fratta partono da Hong Kong e arrivano in Sicilia: tra difesa delle donne e nuovi incarichi

In Asia corretto al femminile il titolo di Maestra, in Italia nomina di prestigio

Sono giorni di piccole e grandi rivoluzioni quelli che sta vivendo Gianna Fratta. La direttrice d’orchestra foggiana è stata nominata direttrice artistica dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, una delle orchestre più grandi e di pregio d’Italia. Sarà l’unica donna a ricoprire questo incarico tra le quattordici “Istituzioni Concertistico Orchestrali” italiane. Intanto, impegnata a Hong Kong per la direzione della Carmen di Bizet, l’artista di fama internazionale ha chiesto di correggere la targa apposta sul suo camerino del Grand Theatre. L’errore? Il suo titolo declinato al maschile. Un retaggio culturale a cui immediatamente è stato posto rimedio con la nuova indicazione: Maestra Gianna Fratta.

L’INCARICO. Andiamo con ordine. La grande competenza di Gianna Fratta è confermata dall’incarico da lei ottenuto di direttrice artistica dell’Orchestra Sinfonica siciliana, con sede nel meraviglioso Teatro Politeama di Palermo. “Un altro tabu che crolla” ha commentato la direttrice d’orchestra foggiana, considerato che sarà l’unica donna a occupare tale tipo di incarico. “Sono felice che un’altra piccola rivoluzione è cominciata ed è partita dal Sud” ha poi proseguito. “Questa nomina vale il lavoro, i sacrifici, l’impegno e la dedizione per la musica di un’intera vita. Questa nomina io la difenderò e onorerò con tutta me stessa. Questa nomina non è avvenuta perché sono stata fortunata, questa nomina è la conferma che il merito, alla lunga, trova la sua strada. Ed è sempre una strada maestra... Questa volta Maestra in tutti i sensi!”.

LA TARGA SUL CAMERINO. Solo qualche giorno fa, a Hong Kong, il titolo di Maestra se lo è dovuto ‘conquistare’. Impegnata nelle prove della Carmen di Bizet al Grand Theatre di Hong Kong, ha chiesto che la targa apposta sul suo camerino fosse corretta. Da Maestro a Maestra Gianna Fratta. “Ho spiegato, hanno capito” rivela lei stessa. “Dopo 5 minuti tutto il teatro mi ha chiamata Maestra e sul mio camerino è stato immediatamente corretto il maschile col femminile. La prossima donna che verrà qui ad Hong Kong a dirigere, suonare, recitare troverà scritto sul suo camerino Maestra. Un altro piccolo passo è stato fatto nel riconoscimento anche linguistico di alcune professioni delle donne (perché su altre, più umili e/o ad alta presenza femminile, il problema non si pone: sarta, parrucchiera, professoressa, infermiera suonano meravigliosamente"-

IL SUO IMPEGNO. Gianna Fratta da sempre è impegnata sul fronte della difesa del linguaggio come difesa della competenza delle donne. Di recente, dopo l’apparizione della collega Beatrice Venezi sul palco di Sanremo, era intervenuta a spada tratta per contestare la scelta di farsi chiamare direttore come attestazione di professionalità. La direttrice d’orchestra foggiana coglie ogni occasione per promuovere il cambiamento di paradigma. “Cresce quello che curi ogni giorno, in ogni atto, non dando nulla per scontato” ha aggiunto. “Cresce quello per cui lotti, spieghi, ti dai da fare, quello che innaffi, non quello che semini e lasci lì. È un piccolo risultato?” si è chiesta facendo riferimento alla correzione della targa. “Forse sì, ma poco è sempre meglio di niente. E solo dai no di tutti iniziano i cambiamenti. Ho detto no a Maestro e Maestra è diventato normale. Non resto neutrale e prendo posizione. Sempre, ad ogni costo, senza girarmi dall’altra parte, quella più comoda. Non lascio le cose come le ho trovate, me ne frego dell’ “è sempre stato detto così”. Ah, è sempre stato detto così? Bene, e ora si cambia!”. Le rivoluzioni partono dal sud.

di Michele Gramazio