Alunni 'sballottati', ora protestano dalla Bovio: "Meglio spostare gli studenti della San Pio X o noi rischiamo i turni pomeridiani"
Nuove polemiche sul rischio trasferimento degli alunni della scuola San Pio X. Stavolta, a intervenire è Silvia Valletta, la presidente del Consiglio d’Istituto della scuola “Bovio”. Com'è noto, infatti, nei giorni scorsi il Comitato dei genitori della San Pio X aveva protestato contro l'annunciato trasferimento degli alunni dell'istituto in altri plessi della città, per far posto a due classi della scuola media Bovio, che sarà interessata da lavori di manutenzione straordinaria. Qualcosa, però, sembra essere cambiato.
I TURNI POMERIDIANI. “Nelle ultime ore, con sommo stupore - scrive la Valletta in rappresentanza delle famiglie - abbiamo appreso che gli alunni di codesta scuola corrono il serio rischio di dover frequentare tutte le attività curriculari con turni pomeridiani. Tale situazione metterebbe in evidente difficoltà le stesse famiglie e anche l’organizzazione interna della scuola “G. Bovio”, che gestisce circa 630 alunni, 100 docenti e 8 unità di collaboratori scolastici”.
GLI SPOSTAMENTI DEI DOCENTI. “I docenti della scuola secondaria di primo grado - continua la nota - sono organizzati su più classi, o addirittura su più corsi, con conseguente difficoltà oggettiva nel raggiungere sedi distanti dal plesso centrale o nel gestire i doppi turni. Tali circostanze comprometterebbero, inevitabilmente, il cambio classe in tempi congrui, al fine di una temporanea vigilanza degli alunni ai collaboratori scolastici. La delocalizzazione dell’utenza Bovio (docenti e alunni coinvolti) presso il plesso della Ferrante Aporti garantirebbe invece lo spostamento dei docenti in tempi adeguati per il normale svolgimento dell’attività scolastica, oltre alla continuità per gli alunni di attività motoria e musicale, che sono a tutti gli effetti attività curriculari e quindi obbligatorie”.
GLI ALUNNI. “La scuola di primo grado - prosegue la presidente del consiglio d’Istituto della Bovio - , a differenza del ciclo dell’infanzia, ha natura obbligatoria; pertanto, ogni attività della Bovio in riferimento ai circa 630 alunni iscritti e 100 docenti non può essere organizzata in maniera elastica, poiché soggetta a un piano studi che non consente frammentazione e delocalizzazione di impossibile gestione. Al contrario la scuola dell’infanzia, che ha natura non obbligatoria e flessibilità oraria, è basata nello specifico (San Pio X) su un’organizzazione di circa 150 alunni suddivisi in più classi con un’unica docente per l’intera mattinata. Nello specifico, si evidenzia che le classi frequentanti la scuola dell’infanzia “San Pio X” sono 8, peraltro tutte indipendenti l’una dall’altra non essendo classi facenti parte di un modulo unitario; al contrario, le classi della Bovio sono ben 31 che lavorano a “blocchi” interdipendenti tra di loro per quanto riguarda lo spostamento quotidiano dei docenti e per quel che concerne la vigilanza dei collaboratori scolastici (di fatto impossibile qualora le classi fossero dislocate in sedi distanti tra di loro)”.
I NULLA OSTA. “Non da ultimo si evidenzia - continua la Valletta - il dato allarmante, egregiamente evidenziato dalla Dirigente Scolastica, la quale rendendo pubblica la preoccupazione e l’ansia dei genitori precisa che “l’eventuale richiesta di nulla osta da parte dell’utenza della Bovio, per la frequenza presso altre Istituzioni scolastiche, comporterebbe la gravissima conseguenza del sottodimensionamento dell’istituzione scolastica, con la inevitabile perdita dell’autonomia (secondo i parametri della vigente normativa di riferimento), dopo due faticosi anni di emergenza epidemiologica”. Ebbene, appare di tutta evidenza che la risoluzione della problematica insorta, assolutamente superabile attraverso l’assegnazione della Ferrante Aporti quale succursale della Bovio per il prossimo anno scolastico, permetterebbe alla nostra bella scuola (istituita nel 1940) di continuare ad essere un fiore all’occhiello dell’istruzione della città di Foggia”.
TORNARE ALLE DECISIONI DEL 26 LUGLIO. “Alla luce delle argomentazioni esposte - conclude la presidente del Consiglio d’Istituto - chiediamo a tutti i destinatari della presente che con somma urgenza ripristinino la situazione così come decisa nel corso degli incontri tenutisi fino alla riunione finale del 26 luglio u.s.; nonché, rappresentiamo l’importanza di una tempistica organizzativa dei lavori di adeguamento del plesso della vicina Ferrante Aporti che consenta alla Comunità Scolastica della Bovio l’avvio di un regolare anno scolastico, ormai prossimo, con data già deliberata e fissata al 12 settembre p.v.. Non v’è chi non veda come l’assegnazione della Ferrante Aporti alla Scuola Bovio, già concordata in data precedente al 26 luglio u.s., permetterebbe data la vicinanza un più regolare svolgimento delle attività scolastiche tutte; consegue, da ultimo, che una diversa delocalizzazione o doppi turni comprometterebbero fortemente l’esistenza della scuola Bovio nell’assetto attuale e, cosa ancora più grave, limiterebbero grandemente il diritto allo studio sancito dall’art. 34 della Costituzione”.