Addio a Lucia D’Augelli, la donna che ha trasformato un codice in un messaggio di speranza
L’associazione Didakè ETS ricorda l’autrice di “34 blu”, testimone di coraggio e umanità nella lotta contro il cancro.
È scomparsa Lucia D’Augelli, una donna che ha saputo trasformare la sua battaglia più dura in un messaggio di luce per l’intera comunità. Poco più di un anno fa aveva presentato il suo libro “34 blu” nell’associazione Didakè ETS, regalando ai presenti un incontro straordinario, segnato dalla delicatezza e dalla spontaneità che la contraddistinguevano.
E proprio l’associazione intende ricordarla e celebrarla, partendo dal titolo del volume, che nasce dal nome in codice che le era stato assegnato durante le terapie: “34 blu”, un numero e un colore al posto del suo nome. Lucia raccontava che, pur comprendendo le ragioni della privacy, quel codice la feriva: desiderava essere riconosciuta come persona, come storia, come volto. Eppure, con la forza che l’ha sempre caratterizzata, riuscì a trasformare ciò che la spersonalizzava in un’opera di testimonianza e creatività.
Attraverso l’arte terapia ha narrato il suo cammino di dolore e rinascita, restituendo a quel codice un senso nuovo: non più anonimato, ma identità; non più privazione, ma possibilità. “34 blu” è così diventato il simbolo di un percorso interiore che ha ispirato e continua a ispirare molti.
“Chi ha incontrato Lucia - sottolineano da Didakè - ricorda la sua capacità di far entrare gli altri nel proprio mondo con verità e discrezione e, allo stesso tempo, di accogliere quello degli altri con profonda umanità. La sua voce, il suo coraggio e la sua sensibilità restano un’eredità preziosa. Oggi la salutiamo con gratitudine e affetto. Per noi Lucia non è mai stata un numero: era e resta un nome, una presenza, una luce”.
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