“Canto per la città”, l’assedio di Manfredonia per mano turca nello spettacolo degli Apocrifi: 70 cittadini coinvolti
A distanza di 23 anni dal debutto
A Manfredonia la Compagnia degli Apocrifi è a lavoro per il debutto nazionale di “Canto per la città – 1620”, la nuova produzione di comunità con un coro di settanta cittadini che andrà in scena il 7, l’8 e il 9 agosto alle ore 21.00 presso il Teatro Arena del Porto Turistico.
MILLE DI QUESTE NOTTI. Lo spettacolo e il progetto di coinvolgimento artistico della città che lo ha generato sono il cuore della tredicesima edizione di “Mille di queste notti“, la rassegna organizzata da Bottega degli Apocrifi e Comune di Manfredonia, supportata quest’anno anche da Marina del Gargano. Il testo porta la firma di Stefania Marrone e Cosimo Severo, che ne cura anche la regia e il disegno luci e che mescola in un grande rito collettivo quattordici artisti e settanta cittadini di ogni età.
LA TRAMA. “Canto per la città“ è un racconto a più voci, un canto a tratti epico ma accuratamente intimo nella parola e nei sentimenti che racconta. La storia parte da una città assediata per poi spalancare le porte su un mondo ignoto: il Topkapi, il palazzo del Sultano: seguendo il viaggio di una bambina di 10 anni, rapita durante quel sacco, divenuta Sultana dell’Impero ottomano. Uno spettacolo che affonda le sue radici nella riscrittura di un testo che ventitré anni fa ha gettato il primo seme del legame artistico fra gli Apocrifi e la comunità di Manfredonia.
25 ANNI DI TEATRO COLLETTIVO. Non è un caso che sia proprio questo lavoro a inaugurare oggi il Cantiere Apocrifi25, che per 25 mesi attraverso riallestimenti, pubblicazioni e la realizzazione di un docu-film, comporrà un lungo racconto dei primi venticinque anni di vita della Compagnia. “Dal testo di ventitré anni fa siamo ripartiti con Stefania, dalle musiche di quello spettacolo è ripartito Fabio; ma noi siamo inevitabilmente cambiati, è cambiato il nostro modo di essere teatro, è cambiato il nostro modo di guardare a quella storia”, racconta il regista Cosimo Severo. “Ci ritroviamo dentro un lavoro che per noi ha segnato un inizio e oggi ne segna un altro, diverso, con addosso questi primi 25anni di teatro collettivo”.
LA STORIA. Nell’agosto del 1620 la città di Manfredonia è stata saccheggiata dall’armata turca, con una violenza sproporzionata – 55 galee per un piccolo porto, seimila soldati per una popolazione di 2400 abitanti, donne, bambini, anziani, malati inclusi. Un evento spartiacque nella storia della giovane città, che all’epoca dei fatti aveva meno di quattrocento anni e che si è ritrovata assediata, rasi al suolo i suoi palazzi, spopolate le sue mura, bruciata la sua memoria. I biglietti per assistere allo spettacolo sono acquistabili presso il botteghino del teatro e dello spazio/Apocrifi e online su VivaTicket (info 0884. 1950042; 0884.532829 – 335.244843 – botteghino@bottegadegliapocrifi.it).
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