Stampa questa pagina

‘Libera la domenica’, in piazza per le firme

La Confesercenti si mobilita da domenica con la petizione da portare in Parlamento

“L’obiettivo non è quello di vietare aperture festive e domenicali, ma di renderle compatibili con le effettive esigenze di operatori e consumatori, riportando alla Regione le competenze in materia di orari". Carlo Simone, presidente di Confesercenti Foggia, ribadisce le finalità della campagna ‘Libera la Domenica’ promossa da Confesercenti con Federstrade e il sostegno della Cei (Conferenza Episcopale Italiana). Una campagna che mira a raccogliere le firme necessarie per presentare in Parlamento una Legge di iniziativa popolare che riporti alla Regioni la potestà di disciplinare le aperture domenicali dei negozi, limitando gli eccessi introdotti dalla liberalizzazione e garantendo la giusta concorrenza.

NO ALLE ‘DOMENICHE APERTE’ - La proposta, dunque, non vuole vietare le ‘domeniche aperte’, ma punta piuttosto a ripristinare le competenze delle Regioni in modo tale da rendere le aperture meglio compatibili con le esigenze degli imprenditori, dei loro lavoratori e delle famiglie di consumatori. “Vogliamo regolamentazioni specifiche, magari con calendari elaborati su apposite esigenze che scongiurino confusione e provochino ripercussioni nella vita e nelle abitudini della comunità” aggiunge Franco Granata, direttore provinciale di Confesercenti Foggia.

IL CALENDARIO Le firme per la petizione da presentare al Parlamento, affinché la proposta venga discussa nella prossima legislatura, saranno raccolte: il 20 e 27 gennaio, il 10 e il 24 febbraio, il 10 e il 24 marzo, il 7 e il 14 aprile, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 20, a Foggia (corso Vittorio Emanuele), Cerignola (corso Roma, zona villa comunale), Lucera (piazza Duomo), Manfredonia (piazza del Popolo) e San Severo (corso Garibaldi).

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload