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“Non possiamo rassegnarci ai Ghetti”. L’assessore Minervini visita quello di Rignano

Tre bandi della Regione per l'integrazione dei migranti

“Non vogliamo rassegnarci alla situazione dei Ghetti di Rignano, ma vogliamo creare le condizioni per una Puglia che sia inclusiva, sfidando le associazioni a proporre idee da mettere in campo”. Sono le parole di Guglielmo Minervini, assessore alla Cittadinanza Sociale e Politiche per l'Immigrazione, dopo la visita al Ghetto di Rignano fatta questa mattina insieme al Prefetto di Foggia, Luisa Latella. Un’occasione per vedere con i propri occhi la situazione abitativa ed igienico-sanitaria dei tanti migranti che vivono nel villaggio di cartone a metà strada tra San Severo ed il capoluogo dauno. “Basta con i ‘ghetti’ in Puglia – scrive sul suo profilo facebook - . Lo so che è difficile, molto difficile. Lo so che è più facile convivere con queste realtà e magari anche assuefarsi. Ma con la vergogna di condizioni inumane, del caporalato e della tratta nessuna convivenza è possibile”.

LA SITUAZIONE AL GHETTO Al momento, dunque, sono oltre 400 i migranti che vivono nel Ghetto di Rignano. In tanti, vivono e dormono nei locali in muratura disseminati lungo il ‘villaggio’; tanti altri, invece, continuano a vivere nelle baracche di legno costruite con materiali di fortuna. Se d’estate il Ghetto di Rignano arriva a contenere più di mille migranti, d’inverno con la stagionalità dei raccolti ed il trasferimento verso altri territori, il numero diminuisce. Ma negli ultimi tempi, causa la crisi economica e la fine dell’Emergenza Nord Africa, il numero è sensibilmente cresciuto anche nei mesi invernali. Di qui, la necessità di adottare interventi strutturati ed organizzati di accoglienza. Ed un primo segnale arriva dai tre bandi pubblicati dalla Regione Puglia che toccano tre temi particolarmente sentiti: inclusione, lingua casa.

I TRE BANDI Il primo riguarda proposte per iniziative sociali, educative e culturali per i migranti presenti in Regione. Prevede interventi per l’inclusione socio-culturale e il contrasto al lavoro nero. Gli immigrati potranno essere messi a conoscenza dei diritti e dei doveri con particolare attenzione alle informazioni sulla convivenza sociale, ai tempi e alle abitudini della città. Anche l’interculturalità potrà essere sviluppata, oltre alla tutela della salute, soprattutto per le donne e i minori. Per l’accoglienza abitativa e l’inserimento socio lavorativo dei migranti è prevista una specifica linea d’intervento. Le risorse disponibili sono 500mila euro. Inoltre sono state presentate le iniziative finanziate dal Ministero dell’Interno per l’alfabetizzazione: corsi di italiano. Il bando del Ministero scade il prossimo 6 marzo e sarà gestito dalla Regione. Ancora in fase embrionale è il bando per il diritto all’abitare. Con l’introduzione dell’agenzia sociale per la casa, la Regione Puglia vuole svolgere un ruolo di intermediazione per la ricerca delle abitazioni per migranti, finora lasciati alla contrattazione privata. In questo ambito saranno previsti anche programmi per il recupero, l’autorecupero e l’autocostruzione di abitazioni.

di Redazione 


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